Dragoni e leoni di carta pesta sfilano per le città italiane. Le comunità dell’ex impero celeste festeggiano una delle ricorrenze più amate
Roma – 7 febbraio 2008 – In Italia il nuovo anno è arrivato ormai da oltre un mese, ma non per la comunità cinese che ha fatto il conto alla rovescia la scorsa notte, seguendo il proprio calendario lunare. Oggi è iniziato l’anno del topo, considerato di abbondanza ricchezza ed espansione, favorevole al commercio, alle transazioni, ai buoni affari.
Decorazioni, rigorosamente rosse, appese su porte e finistre, terranno lontani gli spiriti maligni insieme all’’ideogramma Fu (fortuna) che augura buon anno a tutti. Fondamentale è la pulizia profonda della casa perché l’anno nuovo la deve trovare linda e pinta. Questo e molto altro ancora è il Capodanno cinese. Considerato una delle ricorrenze più importanti in Cina, è noto anche come festa di primavera,“Chun jie”. Un momento di gioia e divertimento che si celebra in famiglia ed è vissuto con grande entusiasmo.
E’ molto simile al Natale occidentale. Ci si scambiano doni, si preparano cibi tradizionali, si fanno lunghi cortei dove protagonisti sono i fuochi d’artificio, le danze e le maschere raffiguranti il drago e il leone cinesi (animali simbolo della prosperità e della fortuna nella cultura cinese). Generalmente la festività dura tre giorni, ma nei piccoli centri può protrarsi oltre una settimana. Anche i cinesi che vivono in Italia (oltre 145 mila persone secondo le ultime stime ufficiali) la celebreranno secondo la tradizione.
A Roma non poteva che essere Piazza Vittorio ad accogliere i festeggiamenti. Il prossimo fine settimana è previsto un ricco programma di eventi, organizzato dalle associazioni della comunità cinese di Roma e da ‘Italia-Cina’. La grande festa all’Esquilino è patrocinata dal Municipio I ed è stata preparata in collaborazione con l’Assessorato alle politiche giovanili e alle politiche della multietnicità e dell’intercultura.
Il 9, dragoni e leoni di carta pesta sfileranno da viale Manzoni a Piazza Vittorio. Si giocherà a cricket e a ping pong. Si susseguiranno esibizioni dell’arte del kung fu, danze con le maschere tradizionali, concerti, spettacoli di gruppi arrivati dalla Cina per l’occasione. In occasione della mostra "Capolavori della Città proibita", allestita presso il Museo del Corso di Roma fino al 20 marzo, il Presidente della Fondazione Roma ha organizzato una serie di eventi per facilitare la conoscenza e lo scambio culturale con la Cina.
Il 10 febbraio si celebrerà la classica parata del dragone cinese lungo 18 metri che partirà dall’ingresso del Museo del Corso, percorrerà tutta via del Corso e giungerà a Piazza del Popolo dove il drago darà vita alle sue evoluzioni. Allo spettacolo partecipa una troupe di venti danzatori e musicisti venuta dalla provincia dello Shanxi e famosa in tutta la Cina.
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E’ una novità di quest’anno il coinvolgimento nei preparativi del Capodanno di Associna, l’associazione delle seconde generazioni cinesi. Con il patrocinio del Municipio IV e dell’Assessorato Politiche Educative e Scolastiche del Comune di Roma, in collaborazione con il Progetto mediazione sociale e dell’associazione Italia Cina, ha organizzato tre eventi in diversi luoghi della città.
Il primo è oggi, alle 21, presso la libreria Rinascita, in Largo Agosta, dove ci sarà una serata dedicata agli scacchi cinesi o “xiangqi”, con un’introduzione alla storia del gioco e una dimostrazione di strategie e tecniche alla presenza di un maestro di scacchi. Inoltre, dall’8 al 16 febbraio, presso la Sala Consiliare del Municipio VI, in Piazza Marranella 2, sarà possibile visitare la mostra d’arte contemporanea “Asian overview”. Infine, i festeggiamenti del Capodanno cinese si concluderanno il 16 con uno spettacolo folcloristico e la sfilata del dragone presso il Museo Nazionale etnografico e preistorico “Pigorini”, in Piazzale Guglielmo Marconi 14.
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Roma non è l’unica città che si è preparata per i festeggianti. A Milano sono stati anticipati di una settimana. La sfilata in via Paolo Sarpi si è tenuta la scorsa domenica, ma l’11 una manifestazione unirà artisti cinesi e italiani al Pallido. Il Capodanno asiatico arriverà anche a Prato, dove l’anno scorso la sfilata del drago per le vie del centro era stata vietata. Quest’anno, la città con la più alta percentuale di cittadini cinese, si è preparata in grande.
Sono previsti quattro appuntamenti, dal 10 al 17 Febbraio. Due spettacoli vedranno esibirsi artisti venuti direttamente da Pechino al PalaConsiag (domenica 10, alle 15 e martedì 12, alle 14,30). Neanche qui mancheranno le sfilate del dragone, che passeranno sabato 16, dalle 9 alle 13, per le principali strade frequentate dai cinesi di Prato. L’itinerario prevede la partenza da piazza del Mercato, il passaggio in via Pistoiese e l’arrivo in piazza del Comune.
Un’altra sfilata è prevista nella zona industriale Macrolotto domenica 17 a partire dalle 10. L’elemento di novità, simbolo di una migliore convivenza multietnica, sta nel fatto che all’organizzazione hanno partecipato non solo le associazioni cinesi (quella dei buddisti, quella del commercio Italo-cinese e l’Associazione dell’amicizia), ma anche associazioni italiane, come l’Arci e Dryphoto di Prato. Inoltre l’evento gode del sostegno dell’assessorato alla Città multietnica di Prato.
Altri eventi sono previsti nei centri in cui la comunità cinese è più numerosa, come Perugia, Torino, Mestre, Porto Sant’Elpidio in provincia di Ascoli Piceno. Nel capoluogo umbro il drago sfilerà oggi. A organizzare l’evento, alla sua prima edizione, Giampaolo Monaco, maestro di arti marziali che, con il patrocinio dell’assessorato alle attività culturali del Comune di Perugia e all’Università per stranieri, ha previsto un lungo corteo e diverse esibizioni a partire dalle 16, quando la sfilata partirà da piazza Grimana e salirà attraverso piazza Cavallotti per poi giungere in piazza IV Novembre.
A.I.