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E il bigamo portò in Italia la seconda moglie

Lui, lei, l’altra: A Treviso, complice una svista burocratica, un cittadino senegalese ha ottenuto il ricongiungimento anche con la seconda consorte. Ma la prima non ci sta e ha chiamato la Questura

 

Roma  – 22 agosto 2011 – Due mogli in Italia con il via libera dell’ufficio immigrazione. È il colpaccio riuscito a un senegalese che vive a Treviso, vanificato poi dalla gelosia della prima consorte.

La Tribuna di Treviso racconta oggi che l’uomo è sposato con due donne, una pratica legale in Senegal, ma non diffusissima,  visto le difficoltà economiche (e non solo) di mantenere due famiglie. Una decina di anni fa è arrivato in Italia e ha trovato lavoro come operaio, quindi si è fatto raggiungere dalla prima moglie, che gli ha dato due gemelle.

Fin qui tutto regolare, se non fosse che un mese fa è arrivata in Italia anche la seconda moglie, con altri due figli al seguito. Come ha fatto? Con un semplice ricongiungimento familiare, nonostante il testo unico sull’immigrazione escluda esplicitamente la possibilità di portare in Italia più di un coniuge.

La Tribuna parla di una svista burocratica. “Il primo matrimonio non è mai stato registrato in Comune e il Comune non ha fatto comunicazione all’ambasciata. La seconda moglie ha avuto il via libera (e con lei i due figli di 16 e 17 anni) perché suo marito non risultava già sposato con un’altra, oltre che con lei”, scrive il quotidiano.

Il bello è che per il bigamo sarebbe filato tutto liscio, se la prima moglie, gelosa, non gli avesse messo i bastoni tra le ruote. La donna, che lavora come badante, non sembra aver gradito l’arrivo della collega e, consigliata dai suoi datori di lavoro, ha denunciato  l’anomalia in Questura.

Ora bisognerà capire chi farà le valigie per tornarsene in Senegal. Una delle due mogli (chissà come sceglieranno) o l’incauto maritino?

Elvio Pasca

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