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Ebola in Italia con i profughi? Lorenzin: “Estremamente improbabile”

Il ministro della Salute alla Camera: "Il viaggio dei migranti irregolari dura molto di più dell'incubazione della malattia. I controlli continuano"

Roma – 14 novembre 2014 – La possibilità che dai barconi soccorsi nel Mediterraneo arrivino in Italia persone affette da Ebola  "è veramente molto bassa". Questo a causa dei "termini di incubazione della terribile malattia", "in media di circa sette, dieci giorni, con un minimo di due e un massimo di ventuno".

Lo ha spiegato ieri alla Camera il ministro della Salute Beatrice Lorenzin. . L"'esperienza dell'osservazione delle modalità dei flussi migratori, più che ventennale nel nostro Paese, permette di affermare che la durata del viaggio, in caso di flussi migratori irregolari, è tale da rendere estremamente improbabile l'arrivo attraverso tale canale di casi di malattia da virus ebola".

Lorenzin ha comunque assicurato che "la fine dell'operazione Mare Nostrum non si tradurrà nel venir meno dei controlli sanitari sui migranti". "Il Ministero della salute ha definito proprio nei giorni scorsi un protocollo di intesa con il Ministero dell'interno e il Ministero della difesa", concordando  "di cooperare nell'attività di assistenza alle persone sbarcate sul territorio nazionale negli ambiti dei flussi non programmati d'ingresso".

"In caso di mancanza del medico del Ministero della salute a bordo, i controlli vengono effettuati a terra. Vogliamo dunque sottolineare – ha aggiunto il ministro – che ci sono due controlli: a bordo viene effettuata la maggior parte dei controlli; se non c’è un medico del servizio sanitario nazionale, il controllo viene effettuato a terra, prima dello smistamento dei migranti verso i centri di accoglienza".

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