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Ecco cosa prevede il pacchetto sicurezza

Giro di vite contro i clandestini, pene severe per chi affitta loro casa, tempi più lunghi per la cittadinanza per matrimonio…

Roma – 21 maggio  2008 – Il Consiglio dei Ministri ha approvato oggi il “pacchetto sicurezza”. Appena disponibili, pubblicheremo i testi dei provvedimenti su www.stranieriinitalia.it, intanto, salvo smentite dell’ultim’ora, ecco quali sono le novità sul fronte immigrazione.

Un decreto legge introduce l’aggravante della clandestinità: se un cittadino straniero commette un delitto mentre si trova irregolarmente in Italia, la pena prevista per quel delitto sarà aumentata  fino a un terzo. Potrà inoltre essere espulso chi è stato condannato in via definitiva a pene fino a 2 anni di carcere (contro gli attuali 10 anni).

Verrà poi punito severamente anche chi affitta una casa a un immigrato irregolare. Oltre alla confisca dell’immobile, rischia infatti da sei mesi a tre anni di reclusione e una multa da 10mila a 50mila euro. Queste novità entreranno in vigore appena arriverà in Gazzetta Ufficiale il decreto legge, che dovrà poi essere convertito in legge entro sessanta giorni dal Parlamento.

In un disegno di legge, che entrerà in vigore solo dopo il  passaggio, le eventuali modifiche e l’approvazione alla  Camera e al Senato, è stato invece inserito il reato di “ingresso illegale nel territorio dello Stato”. Chi entrerà in Italia irregolarmente verrà punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni.

Viene poi allungato il tempo massimo di trattenimento nei Centri di Permanenza Temporanea per gli irregolari in attesa del rimpatrio per i quali è difficile l’identificazione. Dagli attuali 60 giorni, si passa a un massimo di 18 mesi, ma sarà il giudice a dover prorogare ogni due mesi il trattenimento.

Un giro di vite colpisce i matrimoni di comodo: il coniuge straniero acquisirà la cittadinanza italiana solo dopo due anni di residenza regolare in Italia successivi al matrimonio, non più dopo sei mesi, e gli anni diventano tre se la coppia risiede all’estero. I tempi verrebbero però dimezzati se ci sono dei figli.

Stretta anche sull’attività di money trasfer. L’agenzia dovrà chiedere e fotocopiare il documento di identità e il  permesso di soggiorno di chi spedisce il denaro e, se qualcuno non ha il permesso, dovrà inviare i suoi dati alla polizia. Se non lo fa, rischia di vedersi revocata l’autorizzazione a trasferire denaro.

Il governo ha dato il via anche a tre schemi di decreti legislativi che adesso dovranno essere sottoposti al parere delle commissioni parlamentari.

Uno di questi amplia i casi in cui è possibile espellere dei cittadini comunitari inserendo tra questi anche la mancata iscrizione all’anagrafe dopo 3 mesi di soggiorno, e prevede la dimostrazione, per l’iscrizione, che il reddito arriva da attività lecite.

Con un altro decreto si stringono le maglie dei ricongiungimenti, prevedendoli con i genitori a carico solo quando questi non hanno altri figli che li sostengono nel Paese d’origine. È previsto inoltre il test del dna quando ci sono dubbi sulla parentela.

Un terzo decreto dedicato ai richiedenti asilo vuole introdurre l’obbligo di residenza in un luogo indicato dal prefetto e il rimpatrio se la domanda viene respinta anche quando si presenta appello.

Elvio Pasca 

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