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EDILIZIA: FILLEA CGIL LANCIA CAMPAGNA CONTRO CAPORALATO =

      SCHIAVELLA, VA EQUIPARATO AL REATO DI TRAFFICO DI ESSERE UMANI

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      Roma, 25 gen. (Adnkronos/Labitalia) – La Fillea, sindacato dei
lavoratori delle costruzioni della Cgil, lancia una campagna per
equiparare il reato di caporalato al reato di traffico di esseri
umani. "Negli ultimi anni il fenomeno del caporalato -si legge in una
nota del sindacato- si e’ andato espandendosi in tutto il Paese,
soprattutto nei settori piu’ esposti dell’agricoltura e dell’edilizia,
settori in cui la malavita organizzata e le mafie hanno fatto della
tratta umana un ricco business. E’ da molto tempo che noi della Fillea
chiediamo un intervento da parte delle Istituzioni per porre fine a
questo intollerabile crimine e per riaffermare la legalita’ in un
settore, quello delle costruzioni, dove e’ sempre piu’ forte e sempre
meno contrastata la presenza di lavoro nero, sfruttamento e
caporalato".

      "Lo diciamo da molto tempo -afferma il segretario generale della
Fillea Cgil Walter Schiavella- cosi’ come diciamo che la crisi sta
trasformando il mercato del lavoro, dove sempre piu’ imprese per
ridurre i costi ricorrono al lavoro grigio e nero, producendo
condizioni di dumping sociale che ricadono sulla pelle dei lavoratori
e sulle imprese sane. Rosarno ha messo sotto i riflettori il dramma di
migliaia di lavoratori sfruttati dalla ‘ndrangheta, ma non appena si
spegneranno quei riflettori, si corre il rischio che tutto torni come
prima, negli agrumeti cosi’ come nei cantieri".

      Schiavella chiede "alle forze politiche presenti in Parlamento
di rendere giustizia alle decine di migliaia di lavoratori schiavi dei
caporali, equiparando il reato di caporalato al reato di traffico di
esseri umani, perseguendolo quindi penalmente". " Forse non tutti
sanno che un caporale oggi, in base al decreto legislativo n. 251/2004
-sottolinea Schiavella- rischia una multa di 50 euro! E’ una vergogna
cui va posta immediatamente fine. I caporali sono criminali e come
tali debbono essere perseguiti. Chiediamo dunque che il Parlamento
inserisca al piu’ presto nel proprio calendario la discussione delle
proposte di legge che esistono su questo tema". Schiavella si appella
anche alle massime cariche dello Stato "al Presidente della Repubblica
ed ai Presidenti delle Camere affinche’ sollecitino il Parlamento in
questa direzione".

Per Schiavella i segnali che su questi
temi manda il Governo "sono un esempio lampante di schizofrenia". "Da
una parte si dichiara guerra all”illegalita’ e si annuncia l’aumento
degli ispettori del lavoro, ma dall’altra si riduce il numero delle
ispezioni, suggerendo ai funzionari un comportamento piu’ vicino alla
consulenza che non al controllo, ribadito ancora nei giorni scorsi dal
ministro Sacconi con l’esortazione a non limare le unghie alle
zanzare".

      "Questa battaglia per la legalita’ ha bisogno di essere agita a
tutti i livelli" prosegue Schiavella, che chiede di seguire gli esempi
positivi avviati in alcune province italiane dove sono stati
sottoscritti "protocolli ed accordi territoriali sulla sicurezza e per
il contrasto all’irregolarita’ nei cantieri, contenenti clausole di
salvaguardia degli immigrati irregolari che denunciano la loro
condizione". "Riteniamo che queste clausole siano fondamentali -dice
il leader degli edili Cgil- per contrastare la condizione di
schiavitu’ in cui l’introduzione del reato di clandestinita’ rischia
di costringere migliaia di lavoratori dell’edilizia".

      Schiavella annuncia poi la campagna su Facebook dal titolo
‘Siamo uomini o caporali?’, promossa dalla Fillea per sollecitare il
Parlamento italiano ad inserire nel Codice penale italiano
l’equiparazione del reato di caporalato a quello della tratta di
esseri umani. Per informazioni, adesioni, proposte: www.filleacgil.it
 

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