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Edith Jaomazava, regina delle spezie, imprenditore dell’anno

Ha vinto il MoneyGram Award 2010. Premiati anche altri cinque "extraimprenditori".

Roma – 20 maggio 2010 – L’imprenditore immigrato dell’anno? È una donna, importa vaniglia bourbon e altre spezie dal Madagascar, sfida la crisi in Italia e crea occupazione in patria.

Edith Elise Jaomazava si è aggiudicata oggi a Roma il MoneyGram Award 2010, con cui il colosso del money transfer premia l’eccellenza nell’imprenditoria etnica in Italia. Con lei sul podio, per i premi di categoria, anche Adriana Poveda, Hermes Villalobos, Hannae Gemal Ali, Cristina Toma e Hector Villanueva Infante.

Jaomazava, che ha vinto anche il premio per l’Innovazione, è nata in Madagascar nel 1970, vive in Italia dal 1997, a Moncalieri, in provincia di Torino. Sei anni fa ha fondato la SA.VA, specializzata in import e commercializzazione di spezie coltivate da generazioni nella provincia malgascia di Sambava.

Nell’isola africana la SA.VA dà lavoro a trecento persone e non sembra aver risentito della crisi. Nel 2009 le vendite sono cresciute del 62,8% e per il 2011 è prevista l’apertura di una nuova sede in Madagascar per facilitare la logistica all’esportazione.

La colombiana Luz Adriana Poveda, a Milano dal 1991, ha vinto invece il MoneyGram Award per la Crescita del Profitto. Oggi è titolare con la figlia della “Adriana srl” che fornisce servizi di pulizia civili e industriali a Milano e nell’Hinterland. Il numero dei suoi addetti è salito rapidamente passando da 18 impiegati nel 2007 a 26 nel 2009, con una crescita del 44% in due anni. Nello stesso periodo il suo giro d’affari è aumentato del 10,3%.

Il peruviano Hermes Gregorio Villalobos Plasencia è in Italia dal 1995, vive a Roma e ha vinto nella categoria Occupazione. Nel 2004, dopo una laurea in Ingegneria Meccanica in Perù ed essere rimasto disoccupato, fa tesoro della sua esperienza e fonda la propria azienda edile che oggi conta 40 addetti. Nella sua azienda collaborano peruviani, romeni e italiani in una sinergia di culture lavorative.

Pari merito per il MoneyGram Award per la Giovane Imprenditoria, assegnato al ventinovenne eritreo  Hannea Gemal Ali e alla trentaduenne romena Elena Cristina Toma, entrambi residenti a Milano.

Hannea Gemal Ali, in Italia dal 2002, è titolare della “Zula Italy Food”, azienda attiva nella produzione e commercializzazione di generi alimentari Halal, ossia che rispettano i dettami della religione musulmana. Nel 2009 le vendite sono cresciute del 30%, oggi la sua azienda conta tre addetti e opera principalmente attraverso l’import dall’Europa (Spagna, Belgio e Danimarca).

Elena Cristina Toma, in Italia dal 1998, è una stilista. Dopo un’importante esperienza nel circuito della moda italiana (Krizia) ha fondato la propria azienda e creato il marchio “TOMA style” che commercializza scarpe e accessori di abbigliamento di alta gamma per uomini e donne.

Il premio per  la Responsabilità Sociale è andato infine al peruviano Hector David Villanueva Infante, in Italia dal 1992, residente a Milano. Attivo nel no profit,  è advisor per l’area America Latina presso l’ Osservatorio per la Comunicazione Culturale e Audiovisiva nel Mediteranno e nel Mondo (OCCAM) che offre servizi di telemedicina, e-learning, sicurezza alimentare e cooperazione internazionale. Nel 2000 l’OCCAM è riconosciuto come istituzione autonoma affiliata alle Nazioni Unite ed il suo raggio di azione è ampliato a tutti i paesi poveri con il lancio del Programma Infopoverty.

EP

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