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Elezioni comunali 2016. Così si candidano i romeni, i polacchi e gli altri cittadini Ue

Anche gli immigrati comunitari possono essere eletti consiglieri. Devono però iscriversi alle liste aggiunte e presentare un attestato di eleggibilità rilasciato dal loro Paese

Roma – 1 marzo 2016 – Metti un immigrato in Consiglio comunale. 

Per romeni, polacchi e altri cittadini dell’Ue è possibile partecipare attivamente all’amministrazione dei Comuni nei quali vivono. Non solo possono votare alle elezioni, ma anche correre come candidati, aspirando a un posto da consiglieri. Le uniche cariche per le quali è indispensabile la cittadinanza italiana sono quelle di sindaco e vicesindaco. 

In vista delle elezioni di giugno 2016 (oltre milletrecento Comuni al voto, compresi Roma, Milano, Torino, Napoli e Bologna), gli aspiranti consiglieri farebbero bene a muoversi. Innanzitutto iscrivendosi alle liste elettorali aggiunte, passaggio indispensabile per godere dell’elettorato attivo e passivo, quindi leggendo le “Istruzioni per la presentazione e l’ammissione delle candidature” appena pubblicate dal ministero dell’Interno. 

Rispetto ai cittadini italiani, per candidarsi i cittadini Ue devono presentare della documentazione aggiuntiva. Oltre a una semplice dichiarazione contenente l’indicazione della cittadinanza, dell’attuale residenza e dell’indirizzo nello Stato di origine serve infatti “un attestato, in data non anteriore a tre mesi, rilasciato dall’autorità amministrativa competente dello Stato membro di origine, dal quale risulti che non sono decaduti dal diritto di eleggibilità”.

EP

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