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Emergenza nordafrica. I Comuni: “Permessi di soggiorno e fondi per l’accoglienza”

Delrio (Anci): “Il governo tenga fede agli impegni. enza riconoscimento di status giuridico non  parte il processo di integrazione e quindi più di 20.000 persone  saranno costrette a rimanere in carico ai servizi”

Roma –  11 ottobre 2012 –Per i ventimila profughi dell’Emergenza nord africa servono permessi di soggiorno e risorse che consentano ai Comuni di continuare ad accoglierli.

”Segnali di forte preoccupazione ci arrivano dai territori in merito alla situazione che si sta venendo a  creare in relazione alle persone arrivate in Italia nell’ambito della  cosiddetta emergenza nord Africa e ancora presenti nelle strutture di  accoglienza”  dice  il presidente dell’Anci, Graziano  Delrio.

”Nonostante gli impegni assunti formalmente in Conferenza  Unificata e dettagliati in sede di Tavolo tecnico presso il Ministero  dell’Interno – spiega – rimangono senza risposta due questioni  fondamentali per una progressiva uscita dalla fase emergenziale: da un lato la definizione dello status giuridico dei richiedenti asilo e di  tutti coloro che non hanno ancora ricevuto una forma di protezione  dalle Commissioni territoriali e dall’altro l’immediato stanziamento  di adeguate risorse per il proseguimento dell’accoglienza nel 2013”.

”E’ del tutto evidente – sottolinea Delrio – che i due aspetti sono  direttamente collegati. Senza riconoscimento di status giuridico non  parte il processo di integrazione e quindi più di 20.000 persone  saranno costrette a rimanere in carico ai servizi, prolungando  l’accoglienza inutilmente e per tempi indefiniti”.

”Chiediamo pertanto con urgenza al governo di  dare corso a quanto già concordato e al ministro Cancellieri di  intervenire quanto prima, avviando immediatamente lo stanziamento di  risorse adeguate per affrontare il 2013 e definendo una forma di  protezione per quanti ne sono ancora privi. Siamo di fronte a un  ritardo francamente incomprensibile – aggiunge – trattandosi di misure già concordate, che frena senza motivo il processo di ritorno  all’ordinarietà”.

“E’ a repentaglio – aggiunge – la tenuta complessiva di un  sistema che finora ha ben risposto, grazie al grande senso di  responsabilità e solidarietà dimostrato dai territori”. ”Rischiamo di ricadere in una condizione di emergenza che il  nostro Paese – conclude Delrio – non può in alcun modo permettersi”.

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