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Espulsioni. Le nuove regole arrivano in Senato

Palazzo Madama convertirà il decreto nei prossimi giorni, con ogni probabilità senza sorprese. Due binari per le espulsioni: rimpatrio volontario o accompagnamento alla frontiera.

 

Roma – 18 luglio 2011 – Dopo l’ok della Camera, le nuove regole sule espulsioni di extraue e comunitari arrivano in Senato. Da domani, la commissione  Affari Costituzionali di Palazzo Madama si dedicherà alla conversione in legge del decreto varato il mese scorso dal governo.

Alla Camera il testo è passato senza modifiche sostanziali, e, considerati i numeri di Popolo delle Libertà e Lega Nord al Senato, la strada ora è ancora più in discesa. La conversione in legge arriverà quindi con largo anticipo rispetto alla scadenza del decreto, fissata al ventidue agosto.

Il decreto ha introdotto diverse novità, soprattutto per gli extracomunitari, per adeguare la normativa italiana alle indicazioni dell’Ue.

Normalmente, il rimpatrio dovrebbe essere volontario: al clandestino viene dato un foglio di via e un termine per andarsene da solo. L’accompagnamento immediato alla frontiera scatta solo per i soggetti ritenuti pericolosi o a rischio di fuga. Inoltre, è salito a diciotto mesi il tempo massimo di permanenza nei centri di espulsione.

Il decreto ha previsto l’espulsione coatta anche per i cittadini di paesi dell’Unione Europea. Ma questa scatta solo per chi non rientra in patria volontariamente dopo un primo foglio di via.

Elvio Pasca

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