Roma – 13 ottobre 2011 – Gli Stati membri dovrebbero evitare populismi nazionali e consentire l’ingresso di Bulgaria e Romania nell’area Schengen, prendendo in considerazione esclusivamente i criteri esistenti. Questa è la posizione del Parlamento Europeo approvata oggi in una risoluzione che invita il Consiglio europeo ad adottare le misure necessarie per consentire a entrambi i paesi di entrare nella zona di libera circolazione.
La risoluzione punta il dito contro il veto dei governi olandese e finlandese, che il 22 settembre ha bloccato l’iter di ingresso dei Romania e Bulgaria di far parte della zona Schengen. Bulgaria e Romania “hanno entrambi soddisfatto tutti i criteri” per aderire, insistono i deputati e hanno pienamente attuato le regole di Schengen, che è “l’unico prerequisito alla loro adesione” all’area.
Il Parlamento sollecita tutti gli Stati membri a decidere sulla loro adesione “sulla sola base dell’acquis e delle procedure di Schengen”. Criteri addizionali non possono essere imposti a questi due paesi, sottolinea sempre il PE, chiedendo ai governi nazionali di onorare i propri impegni e di “non dare la priorità al populismo nazionale”.
I deputati hanno invece respinto un emendamento che chiedeva alla Commissione di presentare proposte per rafforzare la zona Schengen incorporando nella legislazione comunitaria nuovi criteri d’adesione su criminalità e corruzione.
“I due paesi hanno ridisegnato e riorganizzato in modo sostanziale i propri sistemi di gestione integrata delle frontiere, investendo considerevolmente nelle autorità incaricate dell’applicazione della legge (…) ed hanno visibilmente rafforzato il proprio quadro istituzionale e giuridico”, sottolinea la risoluzione.
Il PE nota infine “il sostegno e la solidarietà regolarmente dimostrati dalla Bulgaria e dalla Romania quali partner affidabili” dell’Europa sud-orientale, nonché il loro costante contributo alla sicurezza delle frontiere in questa parte dell’Unione.
“La Bulgaria e la Romania meritano di far parte dell’area Schengen. Hanno soddisfatto tutti i criteri. I loro confini sono sicuri. Chiedo a tutti gli Stati membri i prendere la decisione di allargare Schengen a Romania e Bulgaria solo sula base dell’aquis comunitario e le procedure esistenti. La Bulgaria e la Romania dovono poter contare sulla solidarietà e la correttezza dei partner europei”, ha detto il Presidente del PE Jerzy Buzek.