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Europarlamento: “Allargare i canali di ingresso regolare”

Risoluzione chiede di facilitare la circolazione dei lavoratori più qualificati. Richiamo ai mass media per la "diffusione di un’immagine corretta dell’immigrazione"

Da Strasburgo arriva un ok concreto alla cosiddetta ‘carta blu’ che faciliterà la circolazione dei lavoratori qualificati all’interno dell’Unione europea. La proposta dell’istituzione di questo documento fa parte di una risoluzione approvata ieri a larga maggioranza dal Parlamento europeo.

“Le possibilità attuali di ingresso legale nell’Ue sono troppo restrittive, e favoriscono indirettamente l’immigrazione illegale”, ha spiegato Lilli Gruber, relatrice del rapporto che ha dato il via alla risoluzione. Il suo rapporto appoggia, in linea generale, gli imminenti progetti di direttive annunciati dal commissario alla Giustizia, libertà e sicurezza Franco Frattini. Oltre alla carta blu sono previste norme comuni per i lavoratori stagionali e i tirocinanti remunerati in settori come l’agricoltura, il turismo e l’edilizia.. Settori nei quali – osserva la relazione – “i lavoratori stagionali di paesi terzi apportano un contributo essenziale”.

Inoltre Strasburgo si dice favorevole in generale “all’intenzione della Commissione di definire le condizioni di ingresso e di soggiorno per altre categorie di immigrati economici, compresi i lavoratori non o scarsamente qualificati”. A tal fine, chiede all’esecutivo europeo “di procedere ad una previsione a breve e medio termine del fabbisogno di manodopera supplementare nei vari Stati membri” e invita gli stessi Stati “a fornire alla Commissione una stima statistica”.

In particolare, si legge nella relazione, è auspicabile che la Commissione e gli Stati membri individuino le modalità per accordare “immediatamente” ai lavoratori qualificati il diritto di circolare liberamente nell’Unione e per consentire loro di restare nell’Ue per un periodo di tempo limitato dopo la scadenza del loro contratto di lavoro o dopo un licenziamento, per cercare un’altra occupazione.

La risoluzione approvata sollecita la Commissione a proporre un quadro comune dei diritti dei lavoratori migranti nell’Ue, che comprenda anche la portabilità della pensione, in modo che possano tornare al loro paese d’origine continuando a percepire i pagamenti mensili. Infine, c’è stato anche un richiamo ai mass media e alla loro “particolare responsabilità ai fini della diffusione di un’immagine corretta dell’immigrazione e della lotta contro gli stereotipi”.

Pur approvando il sistema della ‘carta blu’, l’Europarlamento sottolinea che la definizione delle esigenze specifiche e delle quote in materia di immigrazione economica restano di competenza degli Stati membri. D’altra parte, rileva il rapporto, sono necessari “un approccio globale e coerente” in materia di immigrazione a livello europeo e una riconsiderazione delle politiche di immigrazione.

(27 settembre 2007)

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