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Falsi matrimoni tra stranieri: tre arresti a Genova

In carcere un’ organizzazione criminale internazionale che alimenta l’immigrazione clandestina dal Bangladesh all’Italia attraverso la produzione di falsi atti di matrimonio in Patria e successivo ricongiungimento familiare in Italia

Genova, 30 novembre 2012 – Tre arresti sono stati effettuati dagli agenti della squadra Mobile di Genova in esecuzione di un decreto di fermo del pm Federico Manotti per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e sfruttamento della prostituzione.

In manette sono finiti due uomini bengalesi e una donna ecuadoriana. E’ sfuggito all’arresto un terzo bengalese. I quattro sono considerati le “menti” di un’organizzazione criminale internazionale che alimenta l’immigrazione clandestina dal Bangladesh all’Italia attraverso la produzione di falsi atti di matrimonio in Patria e successivo ricongiungimento familiare in Italia.

Gli arresti sono stati effettuati tempestivamente perche’ il membro del gruppo che risiedeva stabilmente in Bangladesh aveva raggiunto temporaneamente i “soci” a Genova. Ieri sono stati effettuati i fermi che dovranno essere convalidati dal gip. In carcere due uomini di 33 e 34 e la compagna ecuadoriana di uno dei due, una donna di 39 anni. Gli inquirenti ritengono tuttavia che l’attivita’ del gruppo sia molto piu’ ampia e che il “trucco” del falso matrimonio sia stato utilizzato decine di volte per fare entrare in Italia uomini bengalesi nelle vesti di mariti di donne ecuadoriane con permesso di soggiorno italiano.

E’ stato infatti accertato che un folto gruppo di donne ecuadoriane in contatto con gli arrestati genovesi abbia effettuato viaggi in Bangladesh di pochi giorni, tornando con un certificato di matrimonio. Immediatamente successiva la richiesta di ricongiungimento famigliare da parte del marito. E’ stato inoltre accertato che i documenti erano stati falsificati. Nel caso specifico i tre, a settembre, con il trucco del ricongiungimento famigliare avevano fatto entrare in Italia una ragazza bengalese di 27 anni avviata alla prostituzione in un appartamento di via Cantore nella delegazione di Sampierdarena.

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