Roma – 11 febbraio 2013 – Un enorme “kebabbaro” al posto del megastore del cibo made in Italy. È la rappresaglia alla quale si dice pronto l’imprenditore Oscar Farinetti se la Lega dovesse vincere le elezioni in Lombardia.
Farinetti è il patron di Eataly, catena alimentare specializzata nelle prelibatezze italiane, che sta per aprire un grande punto vendita anche a Milano. Intervistato oggi dal Corriere della Sera, fa un endorsement per il candidato della sinistra alle elezioni regionali, Umberto Ambrosoli, ma soprattutto critica duramente la Lega Nord.
“Inauguriamo il 24 settembre – dice – E però, ecco, se vincesse la Lega con Maroni, mi verrebbe voglia di dire: non apro più… Anzi, se vincesse Maroni mi verrebbe voglia di fare un mostruoso kebab allo Smeraldo, anziché Eataly. E poi gli chiederei subito di cancellare la secessione come primo punto dello statuto della Lega”.
“La mia filosofia di vita – spiega Farinetti – è in netto contrasto con la loro. In quel concetto, secessione, c'è l'esatto opposto di quello che io cerco di fare con la mia impresa. Io il Sud del mondo lo vado a cercare, ci lavoro e voglio continuare a dialogarci. Io sono europeista convinto. Mi sento nell'Europa e voglio restarci. I leghisti invece predicano il contrario. Come potremmo mai collaborare?”
“Io sono per l'integrazione e interazione tra popoli. E non credo – sottolinea l’imprenditore – alla meritocrazia assoluta. Perché ho sempre ben presente che se fossi nato da un mendicante di Calcutta, oggi sarei lì, a chiedere l'elemosina. Il merito, a volta, c'entra poco… E i leghisti questo lo ignorano”.