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Fassino (Pd): “Meno ingressi, più diritti”

"Stiamo lasciando alla Lega praterie sconfinate". "Aumentare offerta di servizi sociali"

Roma – 11 maggio 2010 – “Fino a oggi tutte le politiche hanno consentito porte facilmente aperte e pochi diritti. Ribaltiamo il punto: porte meno facilmente aperte ma tutti i diritti garantiti a chi è regolare e non infrange le leggi”.

È il cambio di registro auspicato da Piero Fassino, intervistato oggi sulla Stampa, secondo il quale il “rapporto tra Pd e società è in crisi”, e “noi stiamo lasciando in mano alla Lega praterie sconfinate”. Di qui la necessità di dare nuove risposte anche sul fronte dell’immigrazione.

Fassino ribatte all’accusa che finora la sinistra sia stata tropo permissiva (“Questo è un luogo comune. Un conto è affrontare il tema quando l’immigrazione era al 5%. Ora siamo tra il 10 e il 15%”) e propone di ampliare l’offerta di servizi sociali per scongiurare lo scontro tra italiani e immigrati.

“Non si può fare la guerra dei bambini. Serve un grande piano per potenziare asili e materne. In Germania il 35% ha il posto garantito. Noi siamo al 10%: arriviamo al 35% e il conflitto non ci sarà più” dice Fassino. “Se si tutelano solo gli italiani si producono segregazione e insicurezza, Ma se tuteli l’immigrato in base al principio che è più povero avrai l’italiano contro. Serve una doppia risposta”.

Discorso simile per le case popolari. Fassino auspica un”grande piano di social housing. Nel Paese c’è un 25% di italiani che non è proprietario, per lo più anziani e giovani che non hanno risorse sufficienti. Ora l’ingresso degli immigrati aumenta la domanda”.

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