"La norma sui presidi-spia solo ulteriore demenza" ROMA, 6 maggio 2009 – "Abolendo la norma dei presidi-spia, la maggioranza di destra che governa il Paese ci ha risparmiato qualche elemento in più di odiosa inciviltà, come sui medici-spia".
Lo dice il segretario del Prc, Paolo Ferrero, che aggiunge: "ma al di la’ del fatto che c’è voluto l’intervento del presidente della Camera Gianfranco Fini affinchè se ne accorgesse, rimane in piedi il peggio, del decreto sicurezza, e cioè il reato di immigrazione clandestina, che impedirà una gestione regolare e nella regolarità dell’immigrazione in Italia, aumenterà il tasso di oscurità della clandestinità e ingrasserà lavoro nero ed evasione fiscale di padroni e padroncini".
"La verità è una sola: le politiche dei governi di centro-destra favoriscono, anzichè ridurre, l’immigrazione clandestina, a partire dalla Bossi-Fini, rendendo impossibili i percorsi legali dell’immigrazione.
In particolare, il fatto che un lavoratore regolare in Italia da molti anni, con famiglia e figli che vanno a scuola, se perde il posto di lavoro – come accade sempre più spesso in periodi di crisi – diventa clandestino, è un dato che sta solo a dimostrare il razzismo e la demenza ideologica della Pdl -conclude Ferrero- e delle leggi che fabbrica".