Il presidente della Camera a Tunisi: "Soluzione non è aprire le frontiere". "Più quote per i tunisini nel prossimo decreto flussi"
Roma – 30 giugno 2010 – ”Non credo che la soluzione degli aspetti immigratori tra Italia e Tunisia sia l’apertura delle frontiere. Bisogna continuare a rispettare la legge italiana che consente di avere il permesso di soggiorno solo a chi ha un contratto di lavoro”.
Lo ha detto ieri Gianfranco Fini al termine di una visita ufficiale in Tunisia. Il presidente della Camera ha incontrato i vertici istituzionali del Paese mediterraneo, e tra i temi affrontati nei colloqui c’è stata anche l’immigrazione.
“Ci auguriamo – ha spiegato Fini – che l’occasione del summit bilaterale del prossimo autunno sia propizia per completare il testo inerente le proposte italiane d’accordo in materia migratoria, presentate in aprile scorso dal sottosegretario di Stato Craxi".
Come in altri accordi bilaterali, anche alla Tunisia l’Italia chiede di impegnarsi nella lotta ai flussi clandestini, ad esempio rendendo più facili i rimpatri, offrendo in cambio un canale privilegiato per gli ingressi legali. ”Bisogna andare avanti con la cooperazione tra Italia e Tunisia e quando si predisporrà il nuovo decreto flussi si tratterà di dare alla Tunisia un ruolo particolare” ha confermato il presidente della Camera.