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Fini: sì al voto, ma insieme ai doveri

Il presidente della Camera: "Non va visto nè come ipotesi sciagurata, nè come garanzia assoluta di integrazione" Firenze – 3 settembre 2008 – "Se si riconosce il diritto di voto ad alcune categorie di stranieri residenti in Italia, bisogna essere estremamente equilibrati a chiedere i doveri, diritti e doveri devono stare insieme. Come non è criminale chiedere il diritto di voto agli immigrati, non è criminale l’obbligo di identita’ per i minori".

Il presidente della Camera Gianfranco Fini ha risposto così, stasera, dal palco della Festa del Pd a Firenze, alla proposta del leader del Pd Walter Veltroni di accelerare l’iter del disegno di legge che riconosce il diritto di voto amministrativo agli immigrati.

"Il diritto di voto amministrativo per alcune categorie di stranieri residenti in modo regolare e da un certo numero di anni in Italia – ha aggiunto Fini – non va visto ne’ come ipotesi sciagurata ne’ come garanzia assoluta di integrazione perche’ va ricordato che alcuni stranieri hanno gia’ il diritto di voto e sono quelli appartenenti ai 27 paesi dell’Unione Europea compresi quelli che, come Bulgaria e Romania, non hanno dimostrato una reale volonta’ di integrazione”.

Il presidente della Camera ha esordito, nel dibattito con Giuliano Amato, spiegando di "attendere di conoscere il ddl proposto da Veltroni" per poi esprimere "un personale parere". "Potrei liquidare cosi’ l’argomento – ha detto – ma non lo faccio sia per rispetto a Veltroni sia per l’oggettiva importanza del tema; e non ho alcuna difficoltà a ribadire alcuni concetti espressi in altri tempi e con un’altra veste istituzionale".

Fini ha quindi inquadrato il ragionamento nell’ambito dei diritti e dei doveri agli immigrati "e i doveri sono: avere un lavoro, un domicilio, rispettare le leggi e pagare le tasse". "Questa discussione – ha concluso Fini – merita di essere approfondita ragionando non solo sul diritto di voto ma su tutto cio’ che e’ acquisizione della cittadinanza. Pensare che l’integrazione sia garantita solo dal diritto di voto è illusorio".

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