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Finte regolarizzazioni: maxi-truffa a Verona

Vendevano ai clandestini false richieste di emersione. La banda aveva incassato 3 milioni di euro

Roma – 5 ottobre 2009 – Immigrati disposti a tutto per un permesso di soggiorno e truffatori che sulla loro pelle hanno fatto affari d’oro. La regolarizzazione è stata anche questo.

L’ultima conferma arriva da un’ operazione dei carabinieri di San Bonificio, in provincia di Verona, che hanno arrestato in flagranza sette persone denunciandole per sfruttamento e favoreggiamento dell`immigrazione clandestina, contraffazione di pubblici sigilli, falsità materiale e truffa. La banda, capeggiata da un’ex commercialista radiata dall’Albo, vendeva false richieste di regolarizzazione.

Le indagini, condotte dalla procura di Verona, hanno evidenziato un giro d’affari da capogiro.

Centinaia di immigrati avrebbero pagato da 2mila a 5mila euro a testa ai truffatori, che assicuravano di avere trovato dei datori di lavoro disposti a presentare la domanda di emersione facendoli passare per colf o badanti. L’incasso totale della banda è stato stimato in tre milioni di euro.

Un canovaccio identico a quello di altre truffe già scoperte in altre zone d’Italia. Si tratta però solo della punta di un iceberg, che rimarrà sommerso: è difficile che chi rischia una denuncia per immigrazione clandestina si rivolga alla polizia quando scopre di essere stato preso in giro.

Elvio Pasca

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