"Illegittimo il requisito della carta di soggiorno". Ma non si bloccherà l’assegnazione dei nulla osta
Roma – 20 dicembre 2008 –I flussi 2008 finiranno in tribunale.
La Cgil ha dato mandato ai suoi legali di presentare un ricorso al Tar del Lazio contro il decreto che ha dato il via libera a 150mila nuovi ingressi. Secondo il sindacato, il requisito della carta di soggiorno introdotto per i datori di lavoro stranieri è del tutto arbitrario e in contrasto con quanto prevede la legge sull’immigrazione.
“L’articolo 22 del Testo Unico dice che la richiesta di assunzione con i flussi può essere presentata da un datore di lavoro italiano o straniero regolarmente soggiornante in Italia, senza alcun riferimento alla carta di soggiorno. Questo limite è stato introdotto in maniera illegittima solo nel decreto flussi” spiega Piero Soldini, responsabile immigrazione della Cgil.
Il governo ha introdotto quel limite per selezionare il più possibile le domande di assunzione, arginando quelle che nascondono tentativi di regolarizzazione o ricongiungimento. Ma questa trovata creerebbe una discriminazione a scapito dei datori stranieri, “senza contare che anche la conferma online, possibile per venti giorni durante le feste di Natale, sembra studiata proprio per complicare ulteriormente le cose” sottolinea il sindacalista.
Tanti ostacoli in più, insomma, in un percorso che di ostacoli ne ha già tanti. Basti pensare che, secondo i dati della Cgil, a fronte di 170mila ingressi autorizzati dal decreto flussi 2007 sono arrivati finora 110mila nulla osta, ma meno della metà di questi si trasformeranno davvero in contratti di assunzione.
Il ricorso verrà presentato nei prossimi giorni, ma non c’è pericolo che blocchi l’assegnazione dei nulla osta. “Non chiederemo una sospensiva, però il Tar dovrà esprimersi nel merito” dice Soldini.
Elvio Pasca