La Presidenza del Consiglio andrà in appello dopo la bocciatura del Tar? Intanto non sono ancora chiusi i flussi 2007
Roma – 20 gennaio 2009 – Arriverà in questi giorni la contromossa del governo sui flussi 2008.
Il Tar la scorsa settimana ha sospeso i passaggi del decreto che limitano le assunzioni da parte dei datori di stranieri, ritenendo fondate le osservazioni di un gruppo di datori di lavoro coordinati dall’Inca-Cgil. Nel ricorso si sostiene che chiedere carta di soggiorno e conferma online è in contrasto con il testo unico sull’immigrazione, che equipara datori italiani e stranieri regolarmente residenti.
La Presidenza del Consiglio potrebbe presentare appello contro l’ordinanza sospensiva, ma con poche probabilità di vittoria. L’ argomento sarà domani all’ordine del giorno, in una riunione. Del resto anche tra i tecnici dei ministeri coinvolti nell’operazione flussi c’erano state da subito forti perplessità sulle limitazioni per i datori stranieri, una misura voluta dal governo per contrastare regolarizzazioni e ricongiungimenti mascherati da assunzioni.
Il Tar è stato chiaro: vanno considerate anche le domande di assunzione presentate da chi ha un semplice permesso di soggiorno e non ha fatto la conferma online. Sportelli Unici per l’immigrazione attendono però istruzioni.
Non è un’urgenza, dal momento che si potrà passare alle quote 2008 solo quando saranno state assegnate tutte quelle del 2007. Finora, complessivamente, sono stati rilasciati 122mila nulla osta su 170mila, e si contano sulla punta delle dita gli Sportelli Unici che hanno finito il lavoro.
Anche nelle provincie che hanno ricevuto più domande, la situazione è piuttosto variegata. A Bergamo, Napoli e Verona siamo circa all’85% dei nulla osta rilasciati, a Modena all’80%, a Bologna, Torino e Brescia circa al 75%. Nelle due piazze più calde, però, il traguardo è ancora lontano: Milano è al 53%, Roma al 46%.
Elvio Pasca