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Flussi 2010: il governo prepara la strada

Una modifica al testo unico sull’immigrazione. Indispensabile per riaprire gli ingressi

Roma – 27 gennaio 2010 – Di decreto flussi 2010 per ora il governo non vuole parlare. È ancora troppo vicina la regolarizzazione e c’è il rischio che il via libera agli ingressi per lavoro rimbalzi sui media come una regolarizzazione bis, alla faccia della linea dura propugnata da Maroni.

Bisognerà probabilmente aspettare la primavera, dopo le elezioni regionali, per riaprire il discorso. Però intanto l’esecutivo prepara la strada a un nuovo decreto flussi, tentando di introdurre una piccola modifica al Testo Unico sull’Immigrazione che, così com’è, non gli permetterebbe di autorizzare nuovi ingressi.

Facciamo un passo indietro. Secondo il Testo Unico, il governo dovrebbe predisporre ogni tre anni un documento programmatico sull’immigrazione, che tra le altre cose individua anche “i criteri generali per la definizione dei flussi di ingresso”. Sulla base di questo documento, ogni anno andrebbero programmati con un decreto gli ingressi per l’anno successivo.

Fatto sta che l’ultimo documento triennale arrivato in Gazzetta Ufficiale riguarda gli anni 2004-2006 e questo ha bloccato anche le programmazioni annuali. Sempre il testo unico prevede che, in caso di mancata pubblicazione del decreto di programmazione annuale, scatta una sorta di procedura di emergenza: il Presidente del Consiglio dei Ministri “può provvedere in via transitoria, con proprio decreto, nel limite delle quote stabilite per l’anno precedente”.

Negli ultimi anni si sono quindi viste solo programmazioni transitorie: 170mila ingressi nel 2007, 150mila nel 2008. E nel 2009? Zero ingressi. E qui sta il problema. Nel 2009 non ci sono state quote e, dovendo limitarsi a quelle dell’anno precedente, la programmazione transitoria per il 2010 non potrebbe autorizzarne altre.

Per uscire dall’empasse, il governo ha presentato un emendamento al disegno di legge di conversione del decreto mille-proroghe (ddl 1955), che al momento è in commissione affari costituzionali in Senato. Se verrà (com’è probabile) approvato, dal Testo unico sparirà il riferimento all’”anno precedente” e ne comparirà uno alle “quote stabilite nell’ultimo decreto emanato”. 

In questo modo, si potranno autorizzare per il 2010 fino a 150mila ingressi, così come ha fatto nel 2008, ultimo anno in cui c’è stato un decreto flussi. Se non è un’assicurazione sull’arrivo di nuovi ingressi, perlomeno è la conferma che Maroni & Co ci stanno pensando.

Elvio Pasca


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Ecco il testo dell’emendamento del governo al ddl 1955:


10.0.47
Il Governo
Dopo l’articolo 10, inserire il seguente:
«Art. 10-bis.
(Modifiche all’art. 3, comma 4 del d.lgs. 25 luglio 1998, n. 286)
        1. All’articolo 3, comma 4, del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, recante: ”Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero”, le parole da: ”nel limite” a ”precedente” sono sostituite dalle seguenti: ”entro il 30 novembre, nel limite delle quote stabilite nell’ultimo decreto emanato”».

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