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Flussi. Bizzotto (Lega Nord): “Stop all’ingresso di nuovi lavoratori nell’Ue”

Il Carroccio presenta una proposta di risoluzione all’Europarlamento. “Prima vengono i nostri disoccupati e soltanto dopo gli  immigrati”

Roma – 12 marzo 2013 – "L'Europa ponga fine all'ingresso di nuovi lavoratori extracomunitari che andrebbero a saturare un  mercato del lavoro gia' in sofferenza e ad aggravare la condizione  sociale ed economica dei nostri cittadini. Tutti gli sforzi da  intraprendere e le misure da adottare per uscire dalla crisi devono  essere rivolte verso un unico obiettivo, quello di dare un lavoro e  una vita dignitosa ai cittadini europei e alla nostra gente: stop,  dunque, all'arrivo di nuovi immigrati all'interno dell'Ue".

Questa la  proposta di risoluzione, che sarà votata nella seduta Plenaria del  Parlamento Europeo presentata a nome del gruppo Efd (che a Strasburgo riunisce i partiti euroscettici)  dall'europarlamentare leghista Mara Bizzotto, responsabile federale  del dipartimento Europa della Lega Nord.

"L'Europa sta attraversando la peggiore crisi sociale ed  economica della sua storia – aggiunge l'eurodeputata Bizzotto – Sempre piu' imprese falliscono o delocalizzano in Paesi extra-UE e i  disoccupati, a gennaio 2013, sono arrivati ad oltre 26 milioni, di cui 18,7 milioni nell'area euro e quasi 3 milioni soltanto in Italia, pari all'11,7% della popolazione attiva: questi numeri drammatici impongono all'Europa di adottare al piu' presto un piano di azioni specifiche  per proteggere innanzitutto i nostri lavoratori e le nostre imprese, e non spalancare le porte del gia' fragile mercato del lavoro agli  extracomunitari".

La risoluzione dell'onorevole Bizzotto, membro  della Commissione Occupazione ed Affari sociali, è stata presentata  in alternativa alla relazione d'iniziativa legislativa  dell'europarlamentare tedesca dell'Alde Nadja Hirsch, che invita  invece l'Europa a considerare il fenomeno dell'immigrazione come un  elemento essenziale per lo sviluppo economico e sociale comunitario e  ad assicurare lavoro e alloggio agli immigrati.  

"Offrire lavoro e casa agli extracomunitari, quando la  disoccupazione ha toccato livelli record in molte Regioni italiane ed  europee, significherebbe compiere un errore madornale – continua la  Bizzotto – E' ora di smetterla con questa ipocrita politica di aprire  le porte a tutti: se, ad esempio, nel solo Veneto si contano quasi 170 mila disoccupati, per quale astruso motivo dovremmo pensare ai posti  di lavoro degli extracomunitari? Prima vengono i Veneti senza lavoro,  prima vengono i nostri cittadini disoccupati, e soltanto dopo gli  immigrati!''

"Compito dell'Ue deve essere quello di garantire una vita  dignitosa ai propri cittadini, tutelando il loro posto di lavoro e  rilanciando le imprese di casa nostra – conclude la Bizzotto – La  priorita' deve andare alla nostra gente, alle famiglie in difficolta'  e ai giovani senza lavoro, non agli ultimi arrivati".
 

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