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Flussi. Caritas: “No a nuovi ingressi”

Il direttore della Caritas veneziana: "Già troppi disoccupati. Meglio una sanatoria"

Roma – 11 gennaio 2011 – Sbagliato il via libera ad altri lavoratori stranieri con tutti i disoccupati che già ci sono in Veneto. Si rischia di creare una "guerra tra poveri".

Il direttore della Caritas di Venezia, don Dino Pistolato, boccia i nuovi ingressi autorizzati dal governo.
"No al nuovo decreto flussi, – spiega oggi Pistolato sul Corriere della Sera – perché in una situazione economica pesante per tutti il via libera all’ingresso di centomila stranieri rischia di appesantire una situazione già difficile, se non addirittura di aprire un conflitto etnico e umano insieme".

Il direttore della Caritas veneziana parla dei nuovi poveri italiani. "Fino a due anni fa gli italiani che chiedevano aiuto ai nostri sportelli erano il 30-35%, oggi sono saliti al 50-55%". Anche i corsi per badanti sarebbero ormai frequentati piú da italiani che da stranieri.

Pistolato invoca scelte "federaliste" per la programmazione dei nuovi arrivi. "Nella nostra Regione basta dare un occhio a quanti giovani figurano nelle liste di collocamento per capire che le esigenze sono altre". 

Stamattina Pistolato ha precisato la sua posizione. “Non sostengo, come qualcuno mi vorrebbe far dire, che sono per il rimpatrio degli immigrati, a seguito della crisi occupazionale, ma proprio il contrario. Anzichè emanare un nuovo decreto flussi, il Governo provveda a sanare la posizione degli immigrati presenti sul territorio, che vivono in condizioni di estrema precarietà a causa della crisi”.

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