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Flussi. Così le conversioni dei permessi da lavoro stagionale a subordinato

Per i primi ingressi, ok solo a chi ha già lavorato almeno tre mesi e se il datore ha un reddito sufficiente. Il chiarimento del ministero del Lavoro 

Roma – 23 aprile 2015 – Più che autorizzare nuovi ingressi dall’estero, l’ultimo decreto flussi ha pensato a chi è già regolarmente in Italia, dandogli la possibilità, se ha trovato un posto di lavoro, di convertire in un permesso per lavoro subordinato un permesso rilasciato per altri motivi.

È così anche per i lavoratori stagionali, che in genere possono rimanere in Italia al massimo per 9 mesi. Se però c’è hanno trovato un datore di lavoro disposto ad assumerli a tempo determinato o indeterminato, quattromila di loro avranno la possibilità di fermarsi qui convertendo il loro permesso stagionale in un permesso per lavoro subordinato.

Ci naturalmente dei paletti, per evitare strumentalizzazioni e false assunzioni, in particolare per chi è al suo primo ingresso come stagionale in Italia. In questo caso, ha spiegato lunedì scorso in una circolare il ministero del Lavoro, le direzioni territoriali potranno dare l’ok alla conversione del permesso solo se vengono rispettate due condizioni:

1) Il lavoratore ha già lavorato come stagionale per almeno 3 mesi. Questo potrà essere verificata dalla comunicazione obbligatoria di assunzione e dai versamenti contributivi

2) Il contratto offertogli è congruo rispetto alla capacità economica del datore di lavoro. In altre parole: chi dice di volerlo assumere ha un reddito tale da potergli poi pagare lo stipendio? 

Leggi la circolare del Ministero del Lavoro 

Stranieriinitalia.it

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