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Flussi. Distribuite le quote per le conversioni dei permessi di soggiorno

Assegnate alle varie province dal ministero del Lavoro. Ok alle domande degli stagionali solo se c’è stata effettivamente l’assunzione e hanno concluso il primo periodo di lavoro

Roma – 27 marzo 2015 – Più che autorizzare nuovi ingressi per lavoro dall’estero (solo 5.500), il decreto flussi pubblicato lo scorso dicembre ha pensato ai cittadini stranieri che si trovano già in Italia, autorizzando la conversione di 12.350 permessi di soggiorno rilasciati per altri motivi in permessi per lavoro autonomo o subordinato.

Ieri il ministero del lavoro ha distribuito tra tutte le province italiane una parte (7.458) delle quote per le conversioni, in modo che si possa rispondere alle domande presentate agli sportelli unici per l’immigrazione. Il resto verrà distribuito successivamente in base alle esigenze che si presenteranno nei prossimi mesi.

La circolare diffusa dal ministero, oltre a contenere le tabelle con le quote disponibili in ogni provincia per ogni tipo di conversione, si sofferma sulle conversioni dei permessi di soggiorno per lavoro stagionale. E in particolare ricorda due condizioni da verificare prima di autorizzare la conversione:

–    Quando il lavoratore è entrato in Italia come stagionale deve essere stato effettivamente assunto. La prova sarà la comunicazione obbligatoria di assunzione, “per un periodo, comunque, non inferiore a tre mesi”, fatta dal datore lavoro.

–    Presenza dei requisiti per l'assunzione con nuovo rapporto di lavoro a tempo determinato o indeterminato. Questo si potrà instaurare soltanto alla scadenza del primo periodo autorizzato di lavoro stagionale, richiedendo la conversione prima della scadenza del permesso di soggiorno per lavoro subordinato stagionale.

Scarica la circolare del ministero del Lavoro

 

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