La maggior parte bocciate dalle Dpl per reddito insufficente dei datori di lavoro Roma – 6 aprile 2008 – Il collo di bottiglia dei flussi d’ingresso non ha bloccato finora solo le domande in eccesso rispetto alle quote disponibili, ma anche più della metà di quelle che avevano conquistato un posto utile in graduatoria.
Mentre si discute sull’eventualità di un nuovo decreto, procede l’esame, in tutti gli uffici coinvolti, delle domande presentate a partire dalla scorso dicembre: oltre 700mila per 170mila posti. A sentire gli esperti del Viminale, grazie alla procdura informatizzata si procede più velocemente degli scorsi anni, ma il lavoro da fare è ancora tanto: appena 24mila pratiche hanno già terminato il loro iter.
A colpire di più sono gli esiti negativi: 13mila, in pratica è stata bocciata una domanda su due. Le rinunce da parte dei datori di lavoro sono margiali (meno di 400), e nelle norma sono anche gli stop imposti dalle Questure (ca. 3mila600) , magari perchè a carico del lavoratore c’era una vecchia espulsione. A falcidiare moltissime domande sono state invece le Direzioni Provinciali del Lavoro, con quasi 9mila pareri negativi.
Nella macchina dei flussi, le Dpl hanno il compito di scandagliare il rapporto di lavoro, valutando sopratutto la possibilità che chi ha presentato doamnda possa accollarsi un dipendente. Proprio su questo fronte ci sono stati più caduti, aspiranti datori di lavoro con un reddito che riusciva appena a mantenere loro stessi, non certo a pagare una collaboratrce domestica a tempo pieno o un operaio. Altre volte, la pratica si è fermata per errori di compilazione, ma c’è da dire che in genere, di fronte a delle incongruenze, i datori di lavoro vengono chiamati a presentare spiegazioni o integrazioni.
Un finale amaro per tanti che hanno tentato di mettere in regola con i flussi di ingresso parenti, conviventi o amici già in Italia senza permesso, oppure che hanno utilizzato la chiamata nominativa per un improbabile ricongiungimento familiare. Alla loro delusione si accompagnano però le speranze di quanti erano arrivati in ritardo nelle graduatorie e ora, con un così alto numero di bocciati, hanno ottime chance di conquistare un posto al sole.
EP