Il Tar accoglie una richiesta di sospensione presentata da alcuni datori di lavoro. Vuole scoprire se il sistema informatico ha funzionato
Milano – 2 settembre 2008 – Il Tar ha sospeso a Milano il rilascio dei nulla osta dei flussi 2007 per alcune nazionalità di lavoratori: prima che ne siano concessi altri, bisogna capire se durante il clic day qualcosa non ha funzionato.
A sollevare la questione davanti ai giudici è stato un gruppo di datori di lavoro sostenuto dalla Cisl meneghina e difeso dagli avvocati Silvia Balestro e Alberto Guariso. “Sono persone che si erano affidati ai nostri uffici per spedire le loro domande di assunzione. Noi abbiamo cliccato alle otto in punto, ma le loro domande sono arrivate al Viminale solo nel pomeriggio” spiega Maurizio Bove, responsabile dell’Ufficio immigrazione del sindacato a Milano.
Domande bloccate
Il problema, sostiene il ricorso, è stato causato dal sistema informatico del ministero dell’Interno, che si sarebbe bloccato quando c’erano nomi troppo lunghi, come quelli degli srilankesi.
La circostanza, che era stata denunciata subito dalla Cisl milanese e da altre associazioni, appare confermata dalle graduatorie pubblicate finora in tutta Italia. Per i lavoratori srilankesi, gli orari utili a rientrare tra le quote sono successivi alle 14, come se solo in quel momento si fosse risolto un problema. Non si spiegherebbe altrimenti perchè le loro quote non sono andate esaurite una manciata diminuti dopo le 8, come è successo per quelle riservate agli altri Paesi.
Ma se è andata così, cosa è successo a tutte le domande per lavoratori di altre nazionalità spedite da associazioni e sindacati insieme a quelle degli srilankesi? "Se erano in coda, hanno dovuto aspettare che il sistema si sbloccasse e quindi sono arrivate nel pomeriggio, quando non c’erano più speranze" dice Bove. Insomma, la loro corsa alle quote sarebbe stata inevitabilmente falsata e penalizzata, rispetto, ad esempio, a chi ha spedito una sola domanda da casa.
"Fermi tutti!"
Il Tar ha ritenuto questi sospetti abbastanza ragionevoli da sospendere il rilascio dei nulla osta almeno fino al 21 ottobre, quando ci sarà una nuova udienza.
Per allora il ministero dell’Interno dovrà spiegare: se durante i clic day si sono verificati errori del sistema informatico; se questi hanno penalizzato solo gli invii cumulativi; quali sono stati i tempi di correzione dell’errore e se l’help desk ha dato indicazioni giuste per risolvere il problema.
Lo stop, per ora, riguarda solo i nulla osta relativi a cittadini bengalesi, moldavi, filippini, marocchini e srilankesi, cioè delle nazionalità dei lavoratori chiamati in Italia da chi ha presentato ricorso. Ma quanto è successo Milano potrebbe essere solo l’inizio.
Scarica l’ordinanza del Tar di Milano
Elvio Pasca