Roma – 23 luglio 2014 – Dietro l’Expo 2015, che l’anno prossimo da Milano spiegherà al mondo come “Nutrire il pianeta”, ci sarà anche la fatica di tanti lavoratori stranieri impegnati a costruire e allestire i padiglioni dei Paesi espositori, e a smantellarli quando l’evento sarà finito.
L’ultimo decreto flussi ha già autorizzato duemila ingressi dall’estero per questo motivo. Per la costruzione e l’allestimento, i lavoratori potranno arrivare fino al 31 marzo 2015, per lo smantellamento dal dicembre 2015 fino a quando ce ne sarà bisogno, ma non oltre il 30 giugno 2016.
Il governo, lo scorso maggio, ha diffuso delle linee guida. In questi giorni sono stati definiti i dettagli della procedura e quindi è arrivato il via libera alla presentazione delle domande.
Una circolare congiunta dei ministeri dell’Interno e del Lavoro spiega che queste verranno presentate online attraverso il sito del ministero dell’interno, “dal Commissario Generale di Expo, dal commissario di sezione dei Paesi partecipanti o dal Direttore dei partecipanti non ufficiali per conto del rappresentante legale dell’azienda interessata”. Sono previste due procedure diverse.
Per l’”assunzione di lavoratori stranieri da parte di aziende italiane o stabilite in Italia”, bisogna compilare il modulo EXPO-A.
La Questura farà il controllo di sicurezza, la Direzione Territoriale del Lavoro assegnerà automaticamente una quota (senza esprimere un parere) e quindi il consolato rilascerà un visto di ingresso. Una volta qui, il lavoratore firmerà il contratto di soggiorno con l’azienda presso lo Sportello Unico per l'immigrazione e quindi partirà la comunicazione di assunzione, poi potranno chiedere uno speciale permesso per lavoro “EXPO 2015”.
In caso, invece, di “Distacco di lavoratori stranieri dipendenti da aziende straniere”, bisogna compilare il modulo EXPO-D.
La Questura farà il controllo di sicurezza, il consolato rilascerà il visto e, una volta qui, il lavoratore distaccato ritirerà allo Sportello Unico per l’Immigrazione il modulo per chiedere il permesso per lavoro “EXPO 2015”. Non ci saranno però la firma del contratto di soggiorno e l’invio della comunicazione obbligatoria.
EP