Il Coni ha fissato il tetto per la prossima stagione. Ingressi distribuiti tra le varie federazioni sportive
Roma – 25 giugno 2010 – Fuoriclasse o brocchi, professionisti o dilettanti, calciatori con contratti miliardari o ciclisti dai compensi decisamente più modesti, saranno al massimo 1395, 26 in meno rispetto all’anno scorso, gli atleti extracomunitari che potranno arrivare in Italia nella stagione 2010/2011.
All’indomani della disfatta azzurra, mentre imperversa la polemica sui giocatori stranieri, il consiglio nazionale del Comitato Olimpico Nazionale Italiano ha fissato stamattina il tetto massimo di ingressi, primo passaggio per il decreto flussi degli sportivi. Anche loro infatti, come per gli altri lavoratori extracomunitari, devono sottostare al sistema delle quote, slegato però da quello che regola l’ingresso di colf, badanti, operai o muratori.
La programmazione viene fatta dal Coni, ma il via libera ufficiale arriva con un decreto del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. La palla torna poi al Coni, che distribuisce gli ingressi tra le varie federazioni sportive (atletica, calcio, ciclistica, nuoto ecc.), avendo cura di “assicurare la tutela dei vivai giovanili”. Dovrebbe cioè cercare di non riempire alcune discipline di così tanti stranieri da penalizzare le nuove leve italiane.
In base a queste quote, le società sportive potranno poi presentare le domande alle loro federazioni per far arrivare in Italia e tesserare gli atleti stranieri, che come tutti gli altri immigrati, una volta qui, potranno mettersi in tasca un permesso di soggiorno.
Elvio Pasca