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Flussi: via libera a sessantamila stagionali

Già firmato il decreto 2011, si attende la pubblicazione. Chi ha già lavorato in Italia non passerà per i flussi

 

 

Roma – 24 febbraio 2011 – Via libera all’ingresso in Italia di sessantamila lavoratori stagionali extracomunitari,  manodopera indispensabile per agricoltura e strutture turistiche.

Il governo ha già firmato il decreto flussi 2011, ora si attende che arrivi in Gazzetta Ufficiale per dare il via alla presentazione delle domande. Rispetto all’anno scorso, quando furono 80 mila, gli ingressi autorizzati sono calati del 25%, ma secondo le associazioni dei datori di lavoro riusciranno comunque a soddisfare tutte le richieste.

Anche stavolta le domande si presenteranno via internet, ma con tutta calma, visto che c’è posto per tutti. Nel testo del decreto (che pubblicheremo appena disponibile) saranno indicati i Paesi di provenienza dei lavoratori, che l’anno scorso erano: Serbia, Montenegro, Bosnia- Herzegovina, Macedonia, Croazia, India, Pakistan, Bangladesh, Sri Lanka, Ucraina,Tunisia, Albania, Marocco, Moldavia ed Egitto.

Saranno inoltre finalmente sbloccati i permessi pluriennali, che permettono a chi è stato già qui per i raccolti degli anni passati di arrivare in Italia senza passare per l’imbuto dei flussi. “Sono previsti ingressi fuori quota per chi ha già  lavorato due anni in Italia. Le imprese possono fare una richiesta intraprendendo una strada di tipo amministrativo” ha confermato ieri Natale Forlani, direttore generale dell’immigrazione al ministero del Lavoro.

Secondo l’associazione degli agricoltori Coldiretti, i lavoratori immigrati sono ormai fondamentali “per le produzioni di qualità”. Qualche esempio? “Gli allevamenti dei bovini di razza piemontese, quelli delle vacche per il parmigiano reggiano,  la raccolta delle mele della Val di Non, la produzione del prosciutto di parma e della mozzarella di Bufala, la raccolta delle uve destinate al Brunello di Montalcino”.

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