Roma – 14 ottobre 2014 – "Per la stagione agonistica 2014/2015, il numero massimo d'ingresso degli sportivi stranieri provenienti da Paesi non appartenenti lla Comunità Europea, che volgono attività sportiva a titolo professionistico o comunque retribuita, da ripartire tra le federazioni sportive nazionali, è determinato complessivamente in 1190 unità".
Un decreto firmato la scorsa settimana dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio fissa il tetto agli ingressi di atleti extracomunitari in Italia. Un passaggio fondamentale per le società sportive che cercano all'estero campioni o giovani promesse.
É una sorta di decreto flussi, con una procedura che per molti versi ricalca quella con la quale si fanno arrivare in Italia colf, badanti e operati stranieri.
La programmazione viene fatta dal Coni, ma il via libera ufficiale arriva con un decreto del governo. Poi tocca di nuovo al Coni, che in base alle richieste presentate dalle società distribuisce gli ingressi. Una volta qui, come tutti gli altri lavoratori stranieri, gli atleti firmeranno il contratto di soggiorno e postranno chiedere un permesso per lavoro subordinato.
La circolare esplicativa del CONI