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Forza Nuova ancora contro Kyenge con i manichini insanguinati

A Ostia ennesimo blitz del movimento di estrema destra: “L’immigrazione è un genocidio”. Stamattina la ministra in visita alla Grande Moschea di Roma, si è parlato di Siria e intesa con lo Stato

Roma – 4 settembre 2013 – Forza Nuova torna all’attacco di Cècile Kyenge, con l’ennesima sanguinosa messa in scena.

La ministra dell’Integrazione interverrà stasera a Ostia, municipio del Comune di Roma, al dibattito 'Giovani… che cosa?'' nell’ambito della festa del Partito democratico. Sarà l’occasione per parlare anche di seconde generazioni insieme  al deputato Khalid Chaouki e ad altri esponenti politici locali.

I militanti di Forza Nuova destra hanno pensato di accoglierla lasciando davanti alla sede del X municipio dei manichini imbrattati di salsa di pomodoro e volantini nei quali sostengono che “l’immigrazione è il genocidio dei popoli” e chiedono le dimissioni della ministra. “Il gesto vuole simboleggiare il pericolo in cui si trovano gli italiani se verrà applicato lo Ius Soli” scrive il movimento di estrema destra su una sua pagina Facebook.

Il blitz è stato condannato, tra gli altri, dal sindaco di Roma Ignazio Marino. “Roma è una città che vanta una tradizione millenaria di accoglienza, non sarà il gesto isolato di pochi violenti a fermare il coraggioso lavoro sull'integrazione che sta svolgendo il ministro” ha scritto il primo cittadino, invitando Kyenge in Campidoglio “per farle sentire la forte vicinanza delle istituzioni e l'affetto di tutti i cittadini romani”.

“Le aggressioni razziste e xenofobe di Forza Nuova vanno avanti, serve una reazione dura delle istituzioni e un intervento della magistratura. Dietro queste azioni ci sono poche persone,  ma sono molto pericolose” commenta Chaouki. “Questa non è libera espressione del pensiero, si alimenta un clima di paura, di non accettazione, ma non ci faremo spaventare. La società italiana è nostro grande alleato nella battaglia per le seconde generazioni”.

Kyenge alla Moschea di Roma
Stamattina Chaouki ha accompagnato Kyenge alla Grande Moschea di Roma, per un incontro con la comunità musulmana. C'erano il presidente e il direttore della Moschea e del Centro islamico, l'ambasciatore dell'Arabia Saudita e il nuovo Imam.

“Una visita conoscitiva – spiega il deputato del Pd – con l'obiettivo di avviare un percorso con le comunità religiose nell'ambito delle competenze del ministro Kyenge, e di far si' che la minoranza musulmana in Italia possa diventare protagonista in un percorso di integrazione e vivere alla pari delle altre comunità la dimensione religiosa, visto che molti musulmani sono italiani".

I leader religiosi hanno chiesto “un'accelerazione sul fronte del riconoscimento della minoranza musulmana”, che si concretizzerebbe in un’intesa con lo Stato Italiano. Un obiettivo inseguito da tempo, ma che finora non è stato raggiunto soprattutto per la difficoltà di individuare chi possa parlare a nome della maggioranza dei fedeli, oltre un milione e mezzo di persone in Italia.

Durante la visita si è parlato anche della situazione in Siria e dell’invito di Papa Francesco a un giorno di digiuno per la pace. I rappresentanti della Moschea, riferisce ancora Chaouki, hanno detto che questa iniziativa "da' un segnale di speranza di pace e hanno condiviso appello e messaggio".

EP

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