Roma – 29 marzo 2013 – Forza Nuova a Pesaro ha il pallino dei sigilli.
Poco più di un mese fa, i militanti del partito di estrema destra hanno “chiuso per invasione” (come recitava un cartello messo accanto ai nastri bianchi e rossi) il cancello dell’Ufficio stranieri della Questura. Stanotte hanno riservato lo stesso trattamento a una moschea ricavata nei locali di una palestra in via Antonio Scialoia, ma sul cartello hanno scritto “Nessuna moschea nella nostra città. Forza Nuova”.
Solo un’azione dimostrativa, che di fatto non impedirà ai fedeli musulmani di accedere ai locali che utilizzano per pregare. Ma accompagnata dai soliti proclami che vomitano odio contro gli immigrati, a cominciare da una nota che presenta il blitz come una “protesta contro l’immigrazione selvaggia e incontrollata che sta soffocando il nostro paese”
Christian Sanchini, responsabile comunale di Forza Nuova Pesaro, rincara la dose: “Non abbiamo intenzione di lasciare che nel nostro paese vi siano comunità di immigrati che possono delinquere rimanendo impunite o che aprano attività, culturali e non, finanziate con i nostri soldi quando sono oltre mille le imprese gestite da italiani che chiudono ogni giorno. Senza contare che questi luoghi di culto possono facilmente trasformarsi in ritrovi per delinquenti extracomunitari a porte chiuse e favorire la costruzione di ghetti etnici dove gli italiani sono in minoranza venendo poi calpestati nei propri diritti basilari”.
Chissà se le brillanti azioni di Sanchini e dei suoi camerati riusciranno a risollevare Forza Nuova dall’abisso dello 0,26% in cui è rimasta inchiodata alle ultime elezioni politiche. In provincia di Pesaro meno di mille elettori hanno scelto il partito che nel programma predica il blocco dell’immigrazione e “un graduale controesodo dei cosiddetti regolari”.
Elvio Pasca