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Francia: “Niente burqa nei servizi pubblici”

Le caute conclusioni della commissione parlamentare. Un divieto generale "lederebbe la libertà"

Roma – 26 gennaio 2009 – Divieto di indossare veli integrali a scuola, sugli autobus o in altri servizi pubblici, senza però arrivare a un bando in tutti gli spazi pubblici.

Lo suggerisce la commissione parlamentare che in Francia ha esaminato l’ipotesi di vietare burqa e niqab, in un rapporto che verrà presentato oggi ma i cui punti principali sono stati anticipati dall’ Associated Press. Dopo sei mesi di lavoro, arrivano 200 pagine dai toni prudenti con 18 raccomandazioni.

Il rapporto raccomanda di "optare per uno strumento legislativo" che possa anche essere declinato "per via amministrativa". Questo dispositivo potrebbe in particolare essere applicato nei trasporti pubblici e nei dintorni delle scuole. "La conseguenza della violazione di questa regola non sarebbe di natura penale ma consisterebbe in un rifiuto di corrispondere il servizio richiesto".

La commissione di studio non arriva a suggerire un "divieto generale e assoluto del velo integrale negli spazi pubblici" perché "non esiste al riguardo unanimità". E ammette che una legge di questo tipo solleverebbe "questioni giuridiche complesse", poiché comporterebbe una "limitazione dell’esercizio di una libertà fondamentale, la liberta di opinione, nella totalità dello spazio pubblico", con il rischio di una censura da parte del Consiglio costituzionale e della Corte europea dei diritti dell’uomo.

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