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Frattini: “Grazie all’accordo con la Libia sbarcati meno di 150 clandestini in tre mesi”

"Trenta volte di meno dello stesso periodo nel 2009" Roma, 1 settembre 2010 – Grazie agli accordi con la Libia, nei primi tre mesi del 2010 meno di 150 immigrati illegali sono arrivati sulle coste italiane, "trenta volte" di meno dello stesso periodo nel 2009.

Lo ha affermato il ministro degli Esteri Franco Frattini, durante la sua allocuzione "Immigration and the rights of immigrant workers" pronunciata nella sede romana dell’University of Washington.

Rispondendo poi alle domande degli studenti, il ministro ha ricordato anche che dopo l’accordo le autorita’ di Tripoli hanno distrutto una fabbrica illegale per barche di migranti vicino al porto di Zohar. Nella sua analisi, il ministro ha sottolineato che in Italia gli immigrati legali rappresentano il 7,1% della popolazione, mentre in tutta l’Unione Europea sono 31 milioni. Di fronte a questi dati e’ chiaro che la questione non puo’ essere affrontata singolarmente da un solo stato, ma a livello europeo. "Cio’ e’ tanto vero in Italia, data la nostra posizione geografica come ponte fra due continenti. Quando i migranti arrivano sulle spiagge della Sicilia possono facilmente andare in Austria, Germania ed Olanda".

Per questo, spiega il ministro, "la questione non si ferma ai confini italiani: diventa europea". "Le migrazioni arricchiscono sia il paese d’origine che quello di destinazione", ha proseguito Frattini, invitando a considerare "l’integrazione come il miglior strumento " per godere dei benefici di questo fenomeno. "Migrazione legale e integrazione sono inseparabili", ha argomentato, perche’ "l’integrazione puo’ essere raggiunta solo proteggendo i diritti dei migranti legali e affrontando l’immigrazione illegale".

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