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Frattini: “Punire chi assume in nero”

"È una vergogna che produce inciviltà. No a imprenditori agricoli che prendono contributi dall’Europa e schiavizzano chi lavora per loro"

Roma – 12 gennaio 2010 – "Il lavoro nero va colpito. Senza nessuna tolleranza, perché è una vergogna che produce inciviltà ed è un aiuto indiretto all’immigrazione clandestina". Così il ministro degli Esteri Franco Frattini, intervistato oggi dal quotidiano Avvenire.

"Quello che è successo a Rosarno – dice il capo della diplomazia italiana – è la violazione palese dei principi di una direttiva europea che io proposi e che il Parlamento europeo approvò. Diceva sanzioni dure contro gli imprenditori che assumono lavoratori in nero e li sfruttano. Invece di sfruttare migliaia di povere persone, usino gli sgravi fiscali concessi alle imprese agricole che assumono immigrati stagionali".

"Dopo i fatti di Rosarno – aggiunge Frattini – si deve voltare pagina: il profitto non può portare alla mortificazione della dignità di migliaia di esseri umani. E allora, lo ripeto, chi assume in nero deve essere punito. Prima di tutto nel portafoglio. Io non accetto più imprenditori agricoli che prendono contributi dall’Europa e schiavizzano chi lavora per loro".

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