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Gabriel: pirata del web, primo al Politecnico

Il ventiduenne romeno è stato condannato a 3 anni di carcere per phishing. Ma è un riconosciuto genio della matematica

Roma – 31 ottobre 2008 – Truffatore sì, ma non uno qualunque. Gabriel Bogdan Ionescu, ventiduenne romeno, figlio di un ingegnere – professore universitario, da 10 mesi è ospite nel carcere del Bassone, a Como, più precisamente nel Collegio dei Padri comaschi. Lo hanno arrestato a Craiova, in base a un mandato di cattura internazionale. In primavera è stato condannato a 3 anni e un mese del Tribunale di Milano per un raggiro informatico ai danni dei correntisti delle Poste. È stata la sua straordinaria dimestichezza con la matematica a mettergli le manette, ma anche a farlo arrivare primo al test di ingresso alla facoltà di Ingegneria informatica del Politecnico di Milano.

La sua genialità predispone positivamente. Viene da chiamarlo non semplicemente ladro, ma piuttosto hacker, ‘pirata’ informatico, genio “ribelle”, quasi per cercare di sminuire il malfatto. Perché a uno come Gabriel la bravura va comunque riconosciuta. Lo scorso anno ha vinto le Olimpiadi di matematica in Romania, ed è anche campione nella sua materia in tutta la zona dei Balcani, oltre a essere il primo nel suo corso all’università Politecnica di Bucarest.

Unica pecca, insomma, quella di aver messo su un sistema informatico per rubare i risparmi dei correntisti di Poste italiane. Il trucco stava nello spedire finte e-mail apparentemente provenienti dai siti ufficiali delle banche o delle Poste, e sfruttare le informazioni che i più creduloni rilasciavano in buona fede. Una tecnica conosciuta nel mondo informatico come «phishing». Poi venivano generalmente prelevati al massimo 500 euro per volta, versando il denaro su carte di credito prepagate con le quali i soldi venivano ritirati al bancomat.

Fino a quando a cascare nel tranello della banda – fornendo le proprie generalità e le password relative al conto – non è stata una persona che aveva appena depositato centomila euro vinti all’Enalotto. Così il ‘capogruppo’ dei geni romeni decide di svuotare il conto in una botta sola, senza prevedere che non sarebbero riusciti a scavalcare i sistemi di controllo che impediscono gli spostamenti di grosse somme di denaro. E il “ragazzo prodigio” non ha avuto scampo.

"Gabriel ha soltanto realizzato il programma che permetteva alla banda di truffare le persone – spiega il suo avvocato Pier Paolo Livio. Gli hanno offerto cinquemila euro per scriverlo, lui l’ha fatto e il suo coinvolgimento nella vicenda si ferma qui".

Ma è la genialità di Gabriel a offrirli anche la chance di rimettersi sulla retta via. La trovata di partecipare al test d’ingresso della facoltà di Ingegneria è stata degna di lui. Ma in realtà si è trattato di una provocazione del magistrato di sorveglianza. "Aveva visto tutti i titoli, i voti all’università e ha chiesto una dimostrazione ‘fuori casa’, ovvero al test del Politecnico milanese”, chiarisce Pier Paolo Livio. Ha dimostrato di non essere uno qualunque battendo i suoi colleghi italiani con ampio vantaggio. Ha svolto la prova nelle tre ore di permesso concessegli dal Tribunale di Sorveglianza, che ha autorizzato la sua trasferta da Como.

"È andato nell’aula in manette, accompagnato e sorvegliato dalle guardie – racconta il suo difensore -, ha svolto la prova di un ora in soli 20 minuti. È arrivato primo in un esame superato solo dal 15% dei candidati". 

È riuscito dunque anche nel colpo di far parlare di se e forse rimettere in discussione la sua condanna: il suo avvocato intende presentare al Presidente della Repubblica una richiesta di grazia, in modo che il giovane possa frequentare il Politecnico o accettare una delle proposte di lavoro a lui fatte, tra cui la IFM Infomaster ha la precedenza.

Lo rivorrebbe indietro anche il governo romeno, considerando Gabriel Bogdan Ionescu un "patrimonio nazionale", che di conseguenza va custodito in casa. Ma con la sua genialità il ragazzo, una volta libero, potrebbe avere l’imbarazzo della scelta. Il suo legale spera che la vicenda si risolva positivamente entro l’anno, anche perché è convinto che sia assurdo tarpare le ali a Gabriel per una faccende simile. Colpevole si, ma non così tanto. È pur sempre un piccolo genio.

Antonia Ilinova

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