Bologna, 13 luglio 2013 – "Sono rimasta impressionata dalla presenza di un disagio psichico cosi' grave tra alcuni dei trattenuti nella struttura, dove al momento non e' presente un servizio psichiatrico interno".
E' quanto ha affermato la Garante regionale delle persone private della liberta' personale dell'Emilia Romagna, Desi Bruno, al termine della sua visita al Cie di Modena. L'avvocato ha quindi auspicato "un intervento dei Servizi territoriali esterni per garantire il diritto alla salute".
Bruno ha citato in particolare due trattenuti, su un totale di 39 persone ospitate al momento nel Cie, per cui sono gia' partite le segnalazioni ai Centri di salute mentale competenti.
La prima problematica riguarda un ragazzo di soli 21 anni, pluri-tossicodipendente che malgrado la terapia di disassuefazione presenta "atteggiamenti di irrequietezza provocando risse e creando gravi disagi negli altri ospiti". Nel secondo caso, invece, un ragazzo di 29 anni "si e' rinchiuso in se stesso rifiutando qualsiasi colloquio con il medico, la psicologa, il mediatore", "non utilizza il bonus che giornalmente gli viene assegnato e non socializza, rimane muto, isolato, non si nutre adeguatamente, non accudisce a se stesso". Secondo il personale della struttura, chiari sintomi di "uno stato depressivo che il Cie aggrava".