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Genova, l’emergenza abitativa è più grave per gli stranieri: non si affitta a chi ha la pelle scura

Roma, 12 febbraio 2024 – La crisi abitativa a Genova si aggrava di giorno in giorno, con sempre più persone che faticano a trovare un tetto sotto cui vivere. Alcune, poi, sono costrette a dover affrontare situazioni ancor più più difficili. Si tratta dei migranti che spesso vengono discriminati dai proprietari degli immobili. A dimostrarlo è un’inchiesta condotta su diversi fronti, che ha evidenziato la crescente richiesta di aiuto presso le parrocchie della città.

migranti

Genova, i migranti non riescono a trovare casa

Il ruolo delle parrocchie nel fornire assistenza e sostegno alle persone in difficoltà è fondamentale, come dimostra l’esempio della chiesa di Santa Zita, dove si è formato il gruppo Emergenza Casa e Persona. Qui, grazie alle offerte dei parrocchiani, si è riusciti ad aiutare 350 persone in tre anni. Tuttavia, la situazione si fa sempre più critica, con un numero crescente di richieste di aiuto. Le storie raccolte testimoniano la difficile situazione dei migranti, in particolare di quelli di pelle nera, che incontrano enormi difficoltà nel trovare un alloggio a causa della diffidenza dei proprietari. E questo avviene anche quando dispongono di un lavoro e possono permettersi una casa. Nonostante questo, però, vengono spesso esclusi dalle opportunità di affitto.

La Caritas Diocesana di Genova, solo l’anno scorso, ha erogato ben 600 mila euro per allestire alloggi di emergenza, ma le richieste superano di gran lunga le risorse disponibili. Non solo: sono stati aperti anche dei dormitori, e presi in gestione degli appartanti destinati a giovani migranti. Ma queste non sono altro che soluzioni temporanee, e non risolvono il problema alla radice.

Come denunciano le autorità religiose, quindi, la discriminazione nei confronti degli stranieri nel mercato degli affitti è un fenomeno diffuso. Monsignor Giacomo Martino, a capo dell’Ufficio Diocesano Migrantes, per esempio, ha raccontato di essere stato contattato da giovani stranieri che cercavano casa, ma si erano sentiti dire esplicitamente dai proprietari che non affittavano agli stranieri. Di fronte a questa emergenza, le parrocchie stanno cercando di fare il possibile per offrire sostegno e accoglienza alle persone in difficoltà. E’ evidente, però, quanto sia necessaria una risposta più strutturata da parte delle istituzioni. E quanto servano politiche abitative efficaci e interventi mirati per garantire a tutti il diritto a una casa dignitosa.

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