Roma – 27 giugno 2012 – Giancarlo Gentilini, quello che voleva far vestire gli immigrati “da leprotti per fare pim pim pim col fucile”, vuole tornare sindaco di Treviso. Ha annunciato che si candiderà alle elezioni del 2013 alla guida di una lista civica, con o senza l’appoggio della Lega Nord.
La campagna elettorale è già iniziata ed è già razzista. Ospite della trasmissione radiofonica La Zanzara, lo “sceriffo” ha detto che “per governare una città bisogna avere il pugno di ferro sotto il guanto di velluto, ma con sotto le punte di acciaio”. Contro chi lo userà? ”Basta con i buonismi, è finito il periodo delle tolleranze con le etnie criminali e criminaloidi che imperversano nel Paese” ha spiegato.
Due settimane fa, celebrando un matrimonio in Comune, Gentilini aveva detto: “Quando sono stato sindaco ho fatto rifare le mura delle città. Devono proteggere la nostra specie da tutti gli ingiallimenti e annerimenti che ci minacciano”. Parole riportate alla stampa da uno degli ospiti della cerimonia.
Alla radio è tornato sull’argomento, ricordando che “quando celebro un matrimonio dico a tutti gli sposi che ho bisogno di bambini della mia razza perché sono convinto che solo i miei cittadini sono in grado di portare avanti gli ideali del nostro popolo, gli altri hanno altre civiltà. Ci vorranno secoli prima che possano integrarsi”.