Roma, 25 febbraio 2015 – Il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni chiedera' che "l'Europa si impegni di piu' sull'immigrazione con una vera condivisione di tutte le fasi, dai paesi d'origine a quelli di transito, fino alle ultime miglia e all'accoglienza".
Lo ha detto il ministro in un'intervista al Messaggero, assicurando che la questione sara' posta al Consiglio dei ministri degli Esteri Ue del 16 marzo prossimo.
Il ministro spiega che "i flussi migratori irregolari stanno proseguendo, anzi aumentano: dal primo gennaio sono arrivati in 7882, rispetto ai 4548 dello stesso periodo dell'anno scorso". Per Gentiloni la missione Triton "va rafforzata", poiché ha un "obbligo di ricerca e soccorso in mare come Mare Nostrum".
Nell'intervista il ministro degli Esteri tocca tutti i temi caldi dell'attualita' internazionale: per quanto riguarda la Libia, Gentiloni non si esprime sull'eventuale candidatura di un italiano alla successione di Bernardino Leon quale inviato Onu. Il ministro, nel richiamare il ruolo fondamentale dell'Onu, auspica una "soluzione interna alla Libia", poiche' "interventi unilaterali per costringere al negoziato sarebbero velleitari". "L'Italia fara' per intero la sua parte, ma senza improbabili avventure" dice Gentiloni, che esclude anche qualsiasi ipotesi di spartizione della Libia.