TUTTI TURCHI. SI TEME XENOFOBIA MA PER ORA NESSUNA CONFERMA
BERLINO
(di Gaetano Stellacci) (ANSA) – BERLINO, 4 FEB – Un incendio in pieno Carnevale in una palazzina abitata da immigrati turchi ha provocato nove morti ieri a Ludwigshafen, in Germania sud occidentale; tra essi cinque minorenni da uno a 16 anni e una donna incinta. La sciagura ha sollevato timori di un ritorno dell’ondata di attentati incendiari a sfondo xenofobo che aveva colpito la Germania all’inizio degli anni 90. Kurt Beck (Spd), il presidente del governo regionale della Renania-Palatinato dove si trova Ludwigshafen, ha assicurato che non c’é nessun indizio di un attentato xenofobo contro l’edificio a quattro piani abitato da famiglie turche. I timori erano stati rafforzati anche dal racconto di un bambino tratto in salvo, che a uno dei medici di pronto soccorso aveva detto di aver sentito un gran botto poco prima del divampare delle fiamme. La più grave disgrazia provocata dal fuoco nella città renana dalla fine della Seconda guerra mondiale nel 1945 ha fatto almeno 60 feriti, dei quali una ventina sono ancora in ospedale ma nessuno di essi è in pericolo di vita. Scene altamente drammatiche si sono svolte davanti agli occhi dei numerosi curiosi che avevano appena assistito al passaggio del corteo di carri di Carnevale: dal terzo piano, per salvarli dalle fiamme, alcuni adulti hanno gettato nel vuoto due neonati, afferrati al volo sani e salvi dai poliziotti sottostanti. Una signora che ugualmente si è gettata per sfuggire alle fiamme, é morta dopo il ricovero in ospedale per le ferite riportate. La palazzina di quattro piani, abitata da famiglie turche con al primo piano i locali di una associazione, secondo l’anagrafe normalmente ospita 24 residenti, ma domenica pomeriggio parenti e amici erano venuti in gran numero in visita per assistere dalle finestre alla sfilata di Carnevale. La coda del corteo era appena passata quando è scoppiato l’incendio, intorno alle ore 16:30 (locali e italiane). Le fiamme, secondo i primi accertamenti dei vigili del fuoco, si sono estese molto rapidamente lungo la tromba delle scale in legno. E’ crollata una parte del tetto della palazzina in mattoni rossi costruita intorno al 1900. Ludwigshafen, 160.000 abitanti, è uno dei centri industriali della Renania-Palatinato (Germania occidentale) e anche una delle roccaforti del carnevale renano. La polizia, il rischio dei crolli, non ha ancora potuto avviare i primi accertamenti scientifici. Altri incidenti dalle conseguenze gravissime si sono avuti a novembre 1992 a Moeln, in Schleswig-Holstein (morirono tre turche, due bambine di 10 e 14 anni e una donna di 51); il 29 maggio 1993, a Solingen (morirono due donne e tre bambine turche) oppure il rogo di un ostello per stranieri a Lubecca (nord) dove morirono 10 persone. (gaetano.stellacci@ansa.it). (ANSA).
GERMANIA: LUDWIGSHAFEN, STRAGE IMMIGRATI IN INCENDIO / ANSA
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