Chemnitz, 3 settembre 2018 – Almeno 18 persone sono state ferite a margine di nuove manifestazioni i nella città tedesca di Chemnitz, epicentro della contestazione anti-migranti dell’estrema destra contro la quale il ministro degli Esteri ha lanciato un appello alla mobilitazione generale. Secondo un bilancio pubblicato ieri dalla polizia, scontri con le forze dell’ordine sono scoppiati nel corso della dispersione di due cortei che hanno visto la partecipazione di più di 11.000 persone. Da una parte, circa 8.000 simpatizzanti della destra ultra anti-migranti hanno marciato per le strade di questa città sassone dell’ex Rda, in omaggio ad un tedesco di 35 anni ucciso una settimana fa a coltellate. La polizia ha arrestato nell’ambito delle indagini un richiedente asilo iracheno e un siriano. Dall’altra circa 3.000 simpatizzanti di sinistra hanno organizzato una contro manifestazione per denunciare l’estrema destra. Fra i feriti, quasi tutti lievi, figurano tre poliziotti. La Sassonia, nella Germania orientale ex comunista, è tornata alla ribalta per gli incidenti xenofobi dopo l’accoltellamento che domenica mattina ha ucciso il 35enne a Chemnitz e che ha fatto esplodere proteste degenerate almeno la settimana scorsa in una vera e propria caccia allo straniero per le strade da parte di gruppi di estrema destra.
Germania: nuove marce anti-migranti, molti feriti
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