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Germania: sanzioni per gli immigrati che non studiano il tedesco

Adottato un piano in sette punti a sostegno di una linea più dura verso l’immigrazione Monaco, 2 novembre 2010 – Il partito bavarese alleato del cancelliere tedesco Angela Merkel ha adottato un piano in sette punti, a sostegno di una linea piu’ dura verso l’immigrazione. Le linee guida approvate a Monaco alla conferenza dell’Unione Cristiano Sociale (Csu) insistono sulla necessita’ che gli stranieri che risiedono nel paese accettino la prevalenza della cultura tedesca e auspicano sanzioni contro chi non vuole imparare il tedesco o impedisce ai figli di integrarsi.

Secondo il documento, la Germania "non e’ il classico paese d’immigrazione", e a persone altamente qualificate, come ad esempio professori universitari, dovrebbero essere offerti permessi di residenza a lungo termine senza porvi ostacoli. Tuttavia per risolvere il problema della carenza di lavoratori qualificati e’ meglio formare gli immigrati gia’ presenti sul territorio, piuttosto che richiamarne altri dall’estero. La Csu ha sempre avuto un orientamento piu’ conservatore rispetto all’Unione cristiano Democratica (Cdu) la formazione politica sorella del cancelliere Angela Merkel.

Nel fine settimana la Merkel e’ intervenuta al congresso di Monaco, ripetendo la sua convinzione sul fallimento dell’approccio del multiculturalismo per gli immigrati, specie musulmani. "Se i figli di immigrati hanno un tasso doppio di abbandono scolastico non possiamo nascondere il problema sotto il tappeto", aveva dichiarato.

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