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GIUSTIZIA: PECORELLA (PDL), IL LODO COSTITUZIONALE E’ LA STRADA MAESTRA =

      NEL DDL ‘PROCESSI BREVI’ ASPETTI DI IRRAGIONEVOLEZZA

      Roma, 15 nov. (Adnkronos) – "La legge sul processo bre­ve
esprime un criterio condivisibile da tutti. Pero’, cosi’ come e’
articolata, mo­stra aspetti di irragionevolezza e rispon­de ad
esigenze demagogiche e populiste quando si escludono da questo
percorso gli imputati con una precedente condan­na e tutti gli
stranieri accusati di immi­grazione clandestina: per questo il ddl va
rivisto rispetto ai criteri di applicazio­ne della norma nella fase
transitoria, e non solo, tenendo conto della complessi­ta’ del
processo, del numero degli impu­­tati, della domanda sociale di
giustizia". Lo dichiara Gaetano Pecorella (Pdl), intervistato dal
"Corriere della sera".

      Pecorella sottolinea che "bisogna mettere un punto fer­mo.
Perche’ qui va garantito che si gover­ni nei prossimi tre anni e
mezzo, fino al termine della legislatura. Altrimenti non riusciremo
mai a fare le grandi rifor­me. Mettiamoci una pietra sopra e
stabi­liamo che il premier si sottoporra’ al pro­cesso. Ma alla fine
del mandato".

      C’e’ un’alternativa al ddl costituzio­nale e alla legge sul
processo veloce? Il parlamentare del Pdl replica che "la Corte
d’appello di Milano ha detto che si tratterebbe di corruzione
susseguente in atti giudiziari senza che ci fosse accordo precedente.
Ci sono due sentenze della Cassazione: una dice che la corruzione in
atti giudiziari susse­guente non esiste, l’altra dice il contra­rio.
Ecco, una norma ordinaria interpre­tativa potrebbe chiarire. Pero’ e’
il lodo per via costituzionale la strada mae­stra".

     
(Pol/Ct/Adnkronos)
15-NOV-09 11:15

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