Roma – 19 marzo 2013 .- “Espelli il razzismo dal calcio” c’è scritto sulla maglia che i calciatori della Nazionale hanno ricevuto da un gruppo di ragazzi che militano in formazioni dilettantistiche e amatoriali ospiti oggi a Coverciano. E a loro Gigi Buffon e Mario Balotelli hanno donato le maglie della Nazionale firmate da tutti gli Azzurri.
Si tratta di ragazzi con storie particolari: alcuni sono rifugiati politici o richiedenti asilo, altri sono ragazzi immigrati o figli di immigrati nati e cresciuti in Italia dove studiano, lavorano e nel tempo libero giocano a calcio. Un incontro promosso dall’ Ufficio Nazionale Antidiscriminazione Razziale e dalla Figc in collaborazione con Unione Italiana Sport Per tutti e Rete Fare nell’ambito della IX edizione della Settimana di azione contro il razzismo.
“Questa visita – sottolinea il Direttore dell’UNAR Marco De Giorgi – testimonia come sul campo la società multietnica e il confronto fra culture diverse siano già una realtà incontrovertibile e questi ragazzi sono la dimostrazione di come il calcio giocato sia già uno sport senza frontiere. Per espellere il razzismo dagli stadi è importante dimostrare che lo sport serve ad unire le persone e soprattutto i più' giovani nel solco di ideali e valori comuni”.
“Serve l’impegno di tutti per diffondere la cultura dell’accoglienza – dichiara Filippo Fossati, Presidente UISP – attraverso la cittadinanza da accordare alle seconde generazioni dei nati in Italia e la possibilità di praticare sport a tutti i minori che risiedono nel nostro Paese”.
“Il segnale che la Federcalcio vuole mandare contro ogni forma di discriminazione – spiega una nota della Figc – non si fermerà all’incontro di oggi, visto che giovedì in occasione dell’amichevole con il Brasile sarà portato in campo uno striscione per dire no al razzismo e nelle prossime settimane saranno ultimati un cortometraggio preparato insieme alla comunità ebraica sulla visita degli Azzurri ai campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau e uno spot realizzato con Prandelli e alcuni calciatori”.