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Gli immigrati in soccorso della lingua italiana

Khawatmi: "Noi nuovi italiani ci identifichiamo nella cultura e nella ricchezza della lingua italiana"

Roma – 26 novembre 2010 – I tagli della nuova manovra finanziaria colpiscono anche la cultura e a farne le spese è stato tra gli altri l’istituto Dante Alighieri (per la cura e promozione dell’Italiano).
 
Se dal Governo e dalle istituzioni italiane non sono arrivate soluzioni, una mano è stata “tesa” da un’associazione d’immigrati che ha aperto una sottoscrizione proprio per aiutare l’istituto a continuare la propria opera di conservazione e promozione della lingua italiana. 
 
L’istituto Dante Alighieri ha più di 423 comitati sparsi in tutto il mondo, con 3300 corsi d’italiano seguiti da 220 mila studenti in tutto il pianeta ma tutto ciò non è bastato a dissuadere il ministero del Tesoro a ridurre i finanziamenti a questo istituto di oltre il 50% .
 
In soccorso al prestigioso  istituto arriva il movimento "Nuovi Italiani" di Radwan Khawatmi, siriano d’origine,  manager della Indesit da oltre trenta anni in Italia. Khawatmi ha chiesto agli oltre 41mila stranieri iscritti al suo movimento di aderire all’iniziativa di protesta contro i tagli all’istituto e di fare donazioni alla Dante Alighieri.
 
“La lingua italiana è quel meraviglioso collante che ci unisce al di là delle differenze delle nostre origini, fede, credo e che ci permette di appartenere ad una grande nazione che abbiamo scelto come nostra nuova patria – scrive Khawatmi al Corriere della Sera – noi nuovi italiani, che ci identifichiamo nella cultura e nella ricchezza  della lingua italiana, non possiamo rimanere indifferenti  di fronte a questa tragedia: il mio  appello è quello di fare un piccolo dono anche modesto, quale segno tangibile della nostra fedeltà e amore verso coloro che promuovono la lingua italiana nel mondo”.
 
Marco Iorio
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