Espulsioni dei cittadini Ue e rinnovi dei permessi affidati a Comuni. Le nuove regole approvate dal Consiglio dei Ministri
Roma – 5 novembre 2010 – Rinnovi dei permessi di soggiorno affidati ai Comuni e rimpatrio dei comunitari che non hanno i requisiti per rimanere in Italia. Sono queste le novità principali sul fronte immigrazione contenute nel nuovo pacchetto sicurezza approvato stamattina dal consiglio dei ministri.
Il pacchetto, che prevede anche norme contro la prostituzione e assicura ai sindaci una maggiore collaborazione delle forze di Polizia, è stato portato in consiglio dei ministri da Roberto Maroni ed è composto da un decreto legge e un disegno di legge. Dovrebbe realizzare l’impegno sulla sicurezza preso dal governo a fine settembre, quando ha chiesto e ottenuto la fiducia in Parlamento.
Per quanto riguarda i permessi di soggiorno, il disegno di legge varato oggi affiderebbe al governo il compito di ridefinire le procedure per i rinnovi, coinvolgendo gli Enti locali.
“Ogni anno vengono emessi 500 mila nuovi permessi di soggiorno:, e questa è una competenza che deve rimanere alle Questure” ha detto Maroni, dal momento che per i primi rilasci sono sempre indispensabili dei controlli di Polizia. Si vuole invece creare una nuova procedura “perché il rinnovo dei permessi venga tolto alle Questure e affidato ai Comuni in cui risiedono gli immigrati”.
Un rivoluzione di cui si parla da anni, ma che finora è sempre rimasta solo una proposta. L’obiettivo è “rendere la procedura dei rinnovi più rapida e anche meno onerosa”.
Il governo vuole poi riscrivere le regole sulle espulsioni dei comunitari. Oggi i romeni e gli altri cittadini ue possono rimanere in Italia per più di tre mesi solo se hanno un lavoro, se studiano o comunque se hanno mezzi per mantenersi senza pesare sulle casse pubbliche. Chi non ha questi requisiti può però solo essere invitato ad andarsene, l’espulsione vera e propria con accompagnamento alla frontiera scatta solo in casi eccezionali per chi rappresenta un pericolo pubblico.
“Oggi, la violazione delle regole non è sanzionata. Noi abbiamo deciso di sanzionarla” ha spiegato Maroni. Anche secondo il testo approvato oggi i cittadini comunitari che non hanno diritto a rimanere verranno innanzitutto invitati ad andarsene. Se però successivamente saranno sorpresi di nuovo in Italia, “è previsto l’allontanamento coattivo per motivi di ordine pubblico”, saranno quindi rimpatriati dalla Polizia.
L’espulsione dei comunitari è inserita nel disegno di legge, quindi prima di entrare in vigore dovrà passare al vaglio del Parlamento. Una scelta che darà tempo anche alla Commissione Europea di valutare le nuove regole ed eventualmente di far sentire la sua voce se queste violassero i diritti di tutti i cittadini europei.
Elvio Pasca