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Gran Bretagna. Cameron: “Meno welfare per gli immigrati”

Il premier britannico: "Per chi arriva qui i benefit non sono un diritto automatico". In arrivo limitazioni su sussidio di disoccupazione, case popolari e accesso al Servizio sanitario Nazionale

Roma – 26 marzo 2013 – Il governo britannico prepara un giro di vite sull’accesso al welfare da parte degli immigrati.

Parlando a Ipswich, il premier David Cameron  ha detto che coloro che arrivano in Gran Bretagna non potranno più pretendere "qualcosa in cambio di niente". E che l'accesso ai benefit del welfare britannico è un vantaggio che "gli immigrati devono guadagnarsi, non un diritto automatico".

Il piano del leader conservatore, secondo le prime indiscrezioni, renderebbe più difficile accedere al sussidio di disoccupazione dopo se mesi senza lavoro. Altre limitazioni riguarderebbero l’accesso al servizio sanitario nazionale e all’edilizia popolare.

Tutti i tre maggiori partiti politici britannici hanno assunto un atteggiamento più rigido sul tema dell'immigrazione. L’anno prossimo scadranno le restrizioni per l’accesso di bulgari e romeni al mercato del lavoro e si teme un afflusso massiccio di neocomunitari nel Regno Unito.
 

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David Cameron: European migrants' benefits to be cut after six months (Foreignersinuk.co.uk)

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