Roma, 2 aprile 2012 – "La gravissima aggressione subita da una donna tunisina regolarmente residente in Italia da parte di alcuni sciagurati, dovrebbe far riflettere tutti coloro i quali hanno proposto norme di divieto sull'uso del burqa e del velo islamico".
Lo ha affermato Fabio Granata, vice coordinatore di Futuro e liberta'.
I segni religiosi vanno rispettati – ha sottolineato Granata – e a chi vive in Italia bisogna solo chiedere il rispetto delle leggi e non l'abiura delle proprie credenze religiose. Se il problema e' il travisamento dovrebbero vietarsi anche i caschi integrali. Sviluppiamo invece politiche di cittadinanza attiva e repubblicana ma senza offendere la liberta' di culto e le tradizioni".